NELLE TERRE DEL NORD Viaggio per immagini a Malpensa

di Redazione VareseMese

di Chiara Milani

C’è un rapporto indissolubile tra paesaggio e sviluppo sostenibile. Lo sa bene chi, ad immortalarlo, si dedica. Come Elisabetta Rosso, fotografa di viaggi che, fino alle vacanze di Natale, espone nella photosquare di Malpensa le sue opere sulle Terre del Nord. Per volare, almeno attraverso le immagini, in Islanda. Con i suoi elementi naturali, i suoi paesaggi scolpiti dal ghiaccio e dal fuoco dei vulcani, le sue affascinanti aurore boreali e le vestigia del passaggio dell’uomo.

Andare lontano senza prendere l’aereo

Si tratta di una mostra curata da Claudio Argentiero, presidente di Afi (Archivio fotografico italiano) e patrocinata dal Comune di Busto Arsizio, di cui negli atti di fondazione l’aeroporto portava il nome. “Ringrazio anche Sea, gli Aeroporti di Milano, che hanno reso possibile l’idea, secondo me bellissima, di far viaggiare le persone prima ancora di prendere l’aereo oppure continuare a farle viaggiare anche dopo che sono atterrate, vedendo posti che magari non hanno mai visto”, commenta la fotografa. Per allestire la mostra, Rosso e Argentiero hanno fatto una selezione degli scatti del libro Elements, che conteneva appunto i paesaggi mozzafiato islandesi, raccolti in decine di viaggi fotografici.

Dai deserti di ghiaccio a quelli africani

Rosso peraltro è una “viaggiatrice seriale” con all’attivo mete un po’ in tutto il mondo, in cui guida altri appassionati di fotografia. Dai deserti di ghiaccio “che purtroppo di stanno ritirando”, come sottolinea la nostra intervistata, a quelli africani, la prossima destinazione (che poi è stata anche l’ultima), sarà la Namibia.

Una fotografa pluripremiata

“La fotografia di paesaggio è difficile. Non voglio entrare nel tecnico, però fai fatica a far vedere quello che tu vedi, a fare in modo che anche chi non ha avuto la fortuna di essere con te in quel momento in qualche modo si senta catapultato in Islanda, in Namibia, negli Stati Uniti a Yellowstone o alle Isole Svalbard”, ci spiega la nostra interlocutrice che, oltre a tenere corsi di fotografia anche online, ha vinto il concorso del National Geographic Italia, oltre che ad avere sue opere classificate pure in altri concorsi nazionali e internazionali e a vantare collaborazioni con importanti riviste.

Come vivere di scatti

Calcolando soprattutto che il Varesotto è un territorio ricco di appassionati di fotografia, le chiediamo se si possa ancora vivere scattando immagini. “Questa è la domanda del secolo”, ci risponde, suggerendo: “Bisogna in qualche modo crearsi un proprio spazio, un proprio stile, fare tanti sacrifici… è il lavoro più bello del mondo, ma bisogna formarsi continuamente”. 

Click “stellati”

Questa, del resto, è un’epoca di grande cambiamento: è l’era dell’avvento dei selfie, di Instagram, delle foto fatte con lo smartphone per i social. Tempi duri per chi le immagini ancora le stampa “e soprattutto le pensa”, come ci fa notare Rosso, che aggiunge: “La differenza è un po’ la stessa che esiste tra mangiare al fast food piuttosto che in un ristorante stellato”. Ma, per rimanere nel parallelismo culinario, il nostro palato ormai non è troppo assuefatto al comfort food per apprezzare l’alta cucina? “No, io credo che che la apprezzi”, conclude la fotografa: “Anzi, forse questa sovrabbondanza di fotografia usa e getta, in qualche modo, piano piano credo che stia facendo tornare la voglia di vedere qualcosa che abbia un pochino più di contenuto, di valore, di importanza e che meriti di essere toccato con mano, stampato su una bella carta e conservato nel tempo”.

In foto: la fotografa Elisabetta Rosso, ospite a Varese in Rosa

 

Articoli Correlati