Armonia nel Dettaglio

Maria Teresa Barisi: l’iperrealismo come ricerca di equilibrio e libertà, tra natura, emozione e precisione, in un dialogo tra ordine interiore e creatività ispirata.

di Redazione VM

Un raggio di sole su una foglia di tiglio, un cielo terso, un istante sospeso: così Maria Teresa Barisi ritrova la pittura, scegliendo l’iperrealismo come linguaggio. La sua arte, intrisa di calma e precisione, riflette un equilibrio tra natura e interiorità, trasformando dettagli in visioni poetiche.  

Quali emozioni desidera trasmettere con le sue opere?

La mia pittura cerca equilibrio tra ordine e sensibilità. Uso colori come blu, oltremare, indaco e verdi per evocare serenità e silenzio. Voglio trasmettere pace, come quando ci si perde guardando il cielo. Nella vita sono caotica, ma dipingere è il mio spazio di armonia, una sorta di meditazione.  

Da dove nasce la sua attenzione per i dettagli?

La precisione è un bisogno di ordine che nella vita quotidiana mi sfugge. Nel mio studio, sola, divento paziente e meticolosa. Dipingere è una cura, un momento in cui tutto trova il suo posto, dandomi serenità.  

 

 

 

Quali artisti l’hanno influenzata?

Da giovane amavo gli impressionisti, poi gli iperrealisti e acquarellisti sconosciuti. David Hockney mi ispira per il suo uso audace del colore, Edward Hopper per la quiete introspettiva, Luciano Ventrone per la luce che rende il figurativo quasi astratto. Spero di esplorare una libertà di pennellata che ancora mi manca.  

Essere la compagna di Marcello Morandini ha influenzato la sua arte?

Vivere con Marcello è stimolante ma impegnativo. È geniale, deciso, a volte invadente, ma anche tenero e attento. Non influenza il mio lavoro direttamente: nel mio studio decido io. Le nostre ricerche, pur diverse – la mia figurativa, la sua geometrica – condividono la ricerca di armonia. Nella mostra “Bianco Nero e azzurro cielo” a Cannobio, il mio gabbiano e la sua opera di triangoli vibrano dello stesso orizzonte.  

Un sogno ancora da realizzare?

Vorrei che la Fondazione Museo Marcello Morandini diventasse un punto di riferimento internazionale. Artisticamente, sogno una pittura più libera, dove una pennellata “sbagliata” sia autentica. Vorrei finire il ritratto di mia figlia, promesso da anni, e continuare a esplorare la libertà creativa.  

Dati oggettivi

Maria Teresa Barisi, artista iperrealista, dipinge cieli, fiori e paesaggi con minuzia. Predilige blu, oltremare, indaco e verdi. Influenzata da Hockney, Hopper e Ventrone, espone a Cannobio nella mostra “Bianco Nero e azzurro cielo”. Compagna di Marcello Morandini, condivide con lui la ricerca di armonia.  

Maria Teresa Barisi, nata nel 1964, è una pittrice iperrealista italiana. Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Milano, dipinge cieli, fiori e paesaggi con meticolosa precisione, evocando serenità e introspezione. Influenzata da Hockney, Hopper e Ventrone, usa colori come blu, oltremare e verde per creare visioni poetiche che esplorano equilibrio e libertà. Le sue opere, come “Opera 22” (2008, 40×40 cm, olio su tela), risplendono in esposizioni prestigiose come Giudecca 795 a Venezia. Presiede la Fondazione Morandini, promuovendo l’arte contemporanea con passione.

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