Gli Stati Uniti, attraverso Starlink, dominano la corsa satellitare globale, surclassando l’Europa e il suo principale operatore, Eutelsat, sia in ambito civile che militare. Con una rete di 7.000 satelliti in orbita bassa rispetto ai 654 di Eutelsat e un divario tecnologico destinato a crescere (12.000 satelliti previsti entro il 2027 contro i 290 di Iris² entro il 2028), Starlink offre velocità , costi competitivi e flessibilità senza pari. L’Europa, nonostante investimenti significativi come i 10,6 miliardi di euro per Iris², fatica a colmare il gap, rimanendo indietro anche nel potenziale di navigazione rispetto al GPS europeo Galileo. Le domande seguenti esploreranno in dettaglio questa supremazia e le sue implicazioni.
Come si confrontano Starlink ed Eutelsat nel mercato civile?
Starlink domina il mercato consumer con 7.000 satelliti in orbita bassa, offrendo internet a 300 Mbps con una latenza di 25-35 millisecondi, ideale per privati. I suoi terminali costano solo 500 euro, rendendoli accessibili. Eutelsat, con 654 satelliti in orbita bassa e 35 geostazionari, raggiunge velocità di 150 Mbps e una latenza di 70 millisecondi, ma si focalizza su clienti business, come governi e aziende (es. 5.800 canali TV in Europa). I suoi terminali, che costano 9.000 euro, limitano la competitività nel mercato privato, rendendo Starlink la scelta preferita per gli utenti domestici.
Qual è il ruolo di Starlink ed Eutelsat in ambito militare?
Starlink, tramite il programma Starshield, supporta operazioni militari con 40.000 terminali in Ucraina, garantendo una latenza ottimale per droni e comunicazioni in tempo reale. Ha ottenuto contratti per 300 milioni di dollari dalla Space Force USA tra il 2024 e il 2025. Eutelsat, invece, ha 2.000 terminali attivi in Ucraina (più 10.000 ordinati) e contratti per 7,5 milioni di dollari. La sua rete ibrida di satelliti LEO e GEO offre resilienza, ma i terminali costosi e complessi sono meno pratici in scenari di guerra dinamica, dando a Starlink un netto vantaggio.
Come si confrontano Starlink e il sistema Galileo per la navigazione?
L’Europa si affida a Galileo, con 30 satelliti e precisione di circa 1 metro. Tuttavia, questo sistema è potenzialmente inferiore a alternative tecnologicamente avanzate non ufficiali, come dimostrato dai segnali di Starlink. Sebbene non autorizzati per la navigazione, studi del 2022 ne suggeriscono una precisione inferiore a 1 metro. Questa “inferiorità ” non è una debolezza di Galileo, ma la dipendenza europea da un unico sistema che potrebbe essere superato in precisione estrema da tecnologie emergenti, evidenziando una potenziale arretratezza.
Quali sono le prospettive future di Starlink e Iris²?
Entro il 2027, Starlink prevede di espandere la sua costellazione a 12.000 satelliti, con un obiettivo di 42.000 entro il 2030, consolidando la sua leadership in copertura e capacità . L’Europa, con Iris², lancerà 290 satelliti entro il 2028, con un investimento di 10,6 miliardi di euro, puntando su comunicazioni sicure e crittografia avanzata. Tuttavia, il divario numerico e tecnologico con Starlink resterà significativo, limitando la capacità europea di competere a livello globale.
Perché l’Europa rimane indietro nella corsa satellitare?
L’Europa investe 7,3 miliardi di euro nel 2024, contro i 50 miliardi di dollari degli Stati Uniti, evidenziando una disparità di risorse. Starlink supera Eutelsat in scala (7.000 vs 654 satelliti oggi) e flessibilità , con terminali più economici e una rete più capillare. Anche nel potenziale di navigazione, Starlink mostra capacità superiori, mentre l’Europa dipende da Galileo e da un Iris² ancora in fase di sviluppo. Questa combinazione di fattori tecnologici, economici e strategici rende difficile per l’Europa colmare il divario con gli Stati Uniti.