La tinta del relax

di Andrea Mallamo

Il floral designer gallaratese, Marco Introini, ricorda gli effetti benefici del colore blu, invitandoci a fare un bagno in questa tinta anche se non possiamo andare in ferie, con una gita fuori porta o un’allegra tavolata

di Marco D. Introini

“Blu, blu, l’amore è blu” cantavano i Renegades nel ’68, nel pieno dell’onda hippy che travolse l’Italia del boom economico.

Di tutti i colori, il blu è quello che rappresenta la calma, il relax, l’introspezione: non a caso Ungaretti davanti a cielo e mare si “illumina d’immenso”.

Questa tinta ci permea di tranquillità: pensate a quando, seduti sulla spiaggia, cerchiamo la linea dove si fonde l’orizzonte… con la sensazione di benessere che ne deriva. Quello del cielo e del mare è poi anche il colore della sicurezza: non a caso le divise delle forze di polizia sono quasi sempre blu. Questa colorazione è anche mistica, tanto che nell’iconografia classica viene utilizzata per rappresentare la Madonna con le sue vesti.

Una bellezza rara

Nel mondo floreale, non sono molti i fiori blu: è raro trovarsi davanti a distese di questa tonalità. Capita in Valsassina , dove in alcune zone d’estate c’è un’abbondante fioritura di aconitum, o accade talvolta in alcune zone delle Alpi, dove si vedono ciuffi di genziane fiorite.

D’inverno abbiamo anemoni e giacinti, all’inizio della primavera i primi fiori a fare capolino sono i piccolissimi e bellissimi muscari, anche se le fioriture blu sono tipiche dell’estate: pensiamo agli agapanthus, ai delphinium, alla scabiosa, alla veronica, agli iris, ai fiordalisi. Come non emozionarsi, poi, davanti ad abbondanti fioriture di ortensie, così numerose nel nostro territorio. 

Sfumature irripetibili

Personalmente trovo aberranti invece i fiori colorati con assorbimento di anilina, tipo le rose, i phalaenopsis: è vero che a natura ci regala poche varietà blu, ma vogliamo paragonare la bellezza di una tinta naturale con mille sfumature come quella delle ortensie, rispetto a una colorazione artificiale, che peraltro danneggia i fiori compromettendone pesantemente la durata?

Dalla tavola marina a quella alpina

É sempre bello poi comporre fiori blu, specie per decorare le nostre tavole estive: immaginate una bella tavola in stile marino, con conchiglie , agapanthus, la bellissima tonalità elettrica del delphinium; ci sembrerà di catapultarci con la fantasia in un isola greca. O, per contrasto, ci parrà di stare in montagna se allestiremo una bella tavola decorata con genziane e ortensie, messe in contenitori di rame inframmezzate da pezzetti di corteccia e muschio.

Quel bisogno d’idratazione

L’unica accortezza che bisogna avere nell’uso di fiori estivi, è di tagliarne bene il gambo con un coltello affilato, e collocarli in molta acqua pulita (meglio se con una bustina di alimento per fiori recisi) perché col caldo, aumenta di molto l’assorbimento idrico. Per questo motivo, inoltre, sconsiglio di adoperare la spugna per fioristi, poiché limita l’idratazione: meglio usare vasi e contenitori di varie misure, tagliando i  fiori a lunghezze diverse vedrete che i fiori dureranno più a lungo. Un altro modo molto divertente di decorare la tavola è quindi utilizzare contenitori di vetro bassi e larghi, per collocare poi i fiori galleggianti, recisi fino all’altezza della corolla, inserendo poi qualche candelina galleggiante e decorando il fondo con biglie colorate, conchiglie ciottoli di fiume eccetera.

Viaggiando con la fantasia

Con l’uso dei fiori giusti, dunque, possiamo caratterizzare i nostri eventi estivi, spazzando via la solita atmosfera domestica, e creandone una completamente diversa, mescolando elementi e viaggiando con la fantasia. Anche senza muoversi da casa.

In foto: un’ortensia blu

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