E’ tempo di ripensare le città

di Andrea Mallamo

Perchè non ripensare le città partendo dagli spazi verdi, invece che da quelli edificabili come fatto finora?

Dalla metropoli alla provincia

Abbiamo vicino noi, Milano che ad esempio sta lavorando molto sui progetti di recupero degli scali ferroviari o il progetto ForestaMi con l’ambizioso obiettivo di impiantare ben 3 milioni di alberi, per non parlare poi del recupero di superfici verdi a Citylife o a Porta Nuova e del recupero della mobilità dolce con una rete di ciclabili che verrà portata a più di 230 km di estensione.

Anche la concessione, pure nelle città di Varesotto, di nuovi dehor per bar e ristoranti, ha recuperato e reso molto più accoglienti aree urbane piuttosto dimesse.

Green street

Perchè non andare quindi anche a piantumare le strade ove possibile, tenendo presente che gli alberi riducono le temperature percepite al suolo, attutiscono il rumore, aumentano l’ossigenazione e contribuiscono in generale a rendere gli spazi urbani più vivibili e godibili?

Non parliamo poi dei parcheggi che, se con la presenza di piante, risultano decisamente più comodi.

Il mese di luglio 2020, è stato il terzo più caldo di sempre, con temperature ben sopra la media degli anni dal 1981 al 2010… immaginiamo come sarebbe stata diversa la percezione del caldo in una città più alberata!

Un piccolo sforzo collettivo

Quindi facciamo uno sforzo tutti insieme, come singoli per migliorare i luoghi dove si svolge la nostra vita ed il nostro lavoro, e come collettività per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche a ripensare gli interventi urbanistici in chiave green: il nostro pianeta e chi verrà dopo di noi ce ne saranno riconoscenti.

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