…e noi dove eravamo?

di Milani

Un viaggio nel tempo con Lucrezia alla scoperta della storia vista dall’altra metà del cielo. Silvia Ziche ci racconta cosa facevano le donne mentre gli uomini governavano il mondo.  Con ironia, umorismo, e una punta di amarezza, conosciamo molte signore comuni e la loro lotta contro il privilegio e il pregiudizio maschili

di Lara Bartoli

Il libro … e noi dove eravamo? viaggia nel tempo alla scoperta della storia dell’universo femminile insieme a Lucrezia, nata dalla matita di Silvia Ziche, che ci racconta che cosa facevano le donne mentre gli uomini governavano il mondo. Con ironia, umorismo, e una punta di amarezza, scopriamo tante storie comuni, accomunate dalla lotta contro il privilegio e il pregiudizio maschile. L’autrice e è una fumettista amata in tutto il mondo. Ha esordito giovanissima sulle pagine di Linus, ha collaborato con Smemoranda e Comix, ha esordito su Topolino nel 1991 e da allora ha realizzato numerose storie per il settimanale Disney. È una vignettista satirica, grazie al personaggio di Lucrezia, che appare ogni settimana su Donna Moderna, con grande successo. Lucrezia è anche protagonista di diverse graphic novel e del libro sulle storia vista dall’altra metà del cielo uscito l’anno scorso per Feltrinelli Comics. Alla base di questa storia, dal tono leggero e divertente, una ricerca storica approfondita, testimoniata da una ricca bibliografia in coda al volume.
Chi è Lucrezia, la protagonista di questo viaggio nella storia?
Lucrezia parla degli accidenti della vita quotidiana delle donne, esce ogni settimana su Donna Moderna con una vignetta. Nei libri la sua vita è più articolata. In …e noi dove eravamo? racconta la storia dell’umanità dal punto di vista delle donne. Noi abbiamo avuto un sacco di difficoltà per ottenere tutto. Forse non ci siamo mai veramente fermate a chiederci contro cosa hanno dovuto lottare le donne nel corso dei secoli. In questo libro cerco di raccontare questo.
Come nasce questo libro?

Era da tempo che mi stava nascendo in testa una domanda molto importante per tutte le donne. Mi sono accorta che avevo studiato la storia, che ho sempre amato molto, senza trovare strano che quasi tutti i personaggi della storia fossero uomini. Ho cominciato a chiedermi dove fossero le donne e ho intrapreso una ricerca impegnativa e dettagliata per poter raccontare il motivo per cui noi donne siamo assenti dai libri di storia. Anche se l’argomento è molto serio e importante, ho cercato di raccontarlo in modo ironico, come nel mio stile.
Ci racconta un po’ la trama?
All’inizio del libro un’antenata di Lucrezia viene a farle visita per raccontarle la storia delle sue ave. Inizia un percorso a ritroso nel tempo, dal presente alla preistoria, cercando di toccare tutti gli aspetti della vita delle donne. Ci sono due antagonisti che accompagnano Lucrezia in questa storia: si chiamano Privilegio e Pregiudizio e sono due personaggi dall’aspetto aristocratico, con tanto di cilindro e bastone. Costoro cercheranno di ostacolare ogni progresso della donna nella storia.
Quali sono gli argomenti che tocca in questo viaggio?
Andando indietro cerco di toccare tutti gli argomenti: il diritto di voto, prima ancora il diritto all’istruzione, non dimentichiamoci che ci era assolutamente vietato studiare. Poi il diritto alla salute: fino al Seicento il corpo delle donne non veniva studiato, si prendeva per buona la teoria aristotelica per la quale la femmina era un maschio mancato e il suo funzionamento era il contrario di quello dell’uomo. Poi considero anche la moda, partiamo da Eva, che incolpata del peccato originale, viene ritenuta anche la colpevole dell’esistenza dei vestiti, senza dimenticare che la moda femminile è
stata costrittiva in modo incredibile. Cerco di valutare tutti gli aspetti che hanno impedito la libertà di movimento e di pensiero delle donne nella storia.
Come si può rendere più agevole il viaggio delle donne nel futuro?
Prima di tutto, bisogna prendere atto del fatto che questa discriminazione è avvenuta e prenderne coscienza significa che ora, insieme, dobbiamo superarla. Non possiamo essere noi donne da sole a superare questa discriminazione, dobbiamo farlo insieme, come società, come comunità, uomini e donne.

In foto: Silvia Ziche; Ph: Luca Bonamico

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