Quando una scrittrice è sportiva

di Andrea Mallamo

Talento e allenamento costante sono il segreto del successo della scrittrice Antonella Boralevi, tra gli ospiti di punta della rassegna letteraria BA Book per presentare il suo ultimo romanzo di successo, Magnifica creatura

di Chiara Milani

“Scio abbastanza bene e gioco bene a tennis. Vorrei praticare il parapendio o almeno volare con l’aliante, ma al momento non ho abbastanza coraggio”. Cita lo sport, Antonella Boralevi, nel raccontare la parte privata della propria vita nella sua biografia. E non sembra un caso. Perché la grinta nell’emergere come scrittrice e giornalista, così come la costanza nello scrivere best seller da centinaia di pagine, sono caratteristiche che fanno pensare a una donna che nella vita si è allenata tanto. E non ha mai smesso di tenersi in forma.

L’angelo dell’ispirazione e lo studio puntiglioso

Ne hanno avuto una prova coloro che l’hanno ascoltata a BA Book, il festival della letteratura di Busto Arsizio ritornato in grande stile nel 2022, dopo un’edizione 2021 in formato ridotto a causa della pandemia. Nel presentare il suo ultimo romanzo, Magnifica creatura, Boralevi ha raccontato di essere benedetta dall’”angelo dell’ispirazione”. Ma anche di pianificare con cura la trama delle sue opere, “come la mappa con le linee di collegamento tra luoghi e protagonisti che si trova appesa nelle stanze degli investigatori intenti a risolvere un crimine”. La scrittrice ha rivelato pure di aver studiato parecchio per ricostruire la storia, i costumi e la società dei decenni dell’Italia fascista e del dopoguerra, fino ai favolosi anni Sessanta. Periodo in cui è ambientata la fortunata saga delle sorelle Valiani. “Mi sono documentata così tanto che nessuno ha trovato alcunché da ridire sull’ambientazione”, ha rimarcato a coloro che l’hanno ascoltata nella Sala Monaco della biblioteca Roggia.

Ci vuole coraggio

Insomma, tanto talento. Ma anche duro lavoro. Per avere successo nel campo della letteratura. Proprio come serve anche nello sport. Quanto al coraggio che Boralevi dice di non avere per il parapendio e l’aliante, deve averlo utilizzato tutto per la sua carriera. Degna di un romanzo di successo.

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In foto: Antonella Boralevi

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