Anche la cultura dà i numeri

Statistiche d’inizio anno di Regione Lombardia

di admin

Dopo il biennio della pandemia, con le chiusure obbligatorie dei musei, i dati degli ingressi tornano a essere simili a quelli del 2019

di Elisabetta Farioli

“Somma Lombardo nella top 30 delle mete museali regionali”

“Tutto è numero”, anche l’arte. Prendiamo in prestito il motto di Pitagora, e non si offenda il grande Maestro, soltanto per accostare in modo simbolico il mondo dei numeri con la sfera delle persone che visitano i musei.  In questo senso diamo “voce” alla bellezza, attraverso il linguaggio della matematica o per meglio dire dei dati statistici registrati da Regione Lombardia nei primi mesi dell’anno. 

Il ritorno alla normalità

Si tratta di un conteggio che riguarda 181 Istituti a ingresso gratuito e a pagamento su un totale di 196, fornito dagli stessi spazi espositivi e relativo al 2022. Da cui emerge che, rispetto all’anno precedente (su un uguale numero di musei) sono ben 6.665.321 coloro che hanno varcato le porte dei palazzi della Cultura.  Un incremento di oltre 4 milioni di visitatori, con una crescita del 152%: risultato significativo, che riflette “un ritorno alla normalità”, dopo il biennio della pandemia con chiusure obbligatorie, che riporta al 2019, con una differenza dell’11% di visitatori in meno.

Le scelte del “popolo dei visitatori”

Nel numero totale di ingressi, sono compresi anche quelli a mostre temporanee organizzate negli spazi espositivi di alcuni istituti. Ma vediamo ora le scelte dei luoghi prediletti dal “popolo dei visitatori”. Sempre dai dati di Regione Lombardia, si riconferma la preminenza della città di Milano, seguita da Gardone Riviera (Bresca) e Varenna (Lecco). Si legge infatti nel documento che “ben 8 dei 10 musei riconosciuti più visitati” sono nel capoluogo lombardo e raccolgono poco più di 3 milioni di visitatori, pari circa al 50% degli ingressi registrati a livello regionale.

Oltre Milano

Allargando lo sguardo ai 30 musei più visitati fuori dall’area metropolitana di Milano, si osservano emergere ad esempio luoghi come Tremezzina (Como), Mantova, Brescia, Bergamo, Somma Lombardo (Varese) e Monza.

Un quarto entra gratis

Del totale di visitatori registrati dalle raccolte museali e dai musei riconosciuti, sempre lo scorso anno, circa il 25% ha avuto accesso gratuito. Tale percentuale si riferisce sia i musei con accesso libero a tutti gli utenti, sia alle gratuità concesse a vario titolo (ad esempio a studenti, ai possessori di Abbonamento Musei Lombardia o di altre card, a persone con disabilità ecc. ecc.) dai musei con ingresso a pagamento.

Verso i dati pre Covid

Ancora, come sottolinea il documento, i dati raccolti sui musei di competenza regionale possono essere integrati con quelli riguardanti i musei statali, forniti dalla Direzione Regionale Musei Lombardia, dalla Pinacoteca di Brera e dal Complesso Museale del Palazzo Ducale di Mantova che nel 2022 hanno complessivamente registrato 1.638.184 visitatori, il 123% in più rispetto al 2021.

Nel 2022, quindi, i musei riconosciuti che hanno aderito alla rilevazione e  quelli statali lombardi hanno totalizzato 8.303.505 ingressi, più del doppio rispetto al 2021. Un risultato che si avvicina in modo considerevole a quello del 2019, anno in cui sono stati sfiorati i 10 milioni di visitatori.

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