“Seprio, paradiso da riscoprire e preservare”

di admin

Preservare i beni architettonici di sua proprietà, che sono poi anche i luoghi del cuore di molti. Ma anche tutelare le cornici paesaggistiche e naturali in cui questi tesori s’inseriscono. Ormai da tempo, con questa doppia vocazione il Fai – Fondo per l’ambiente italiano opera lungo tutto lo Stivale. Senza dimenticare la sua “culla”. Ovvero, il Varesotto. E, in particolare, il Seprio. Non si può infatti scordare che il Monastero di Torba fu il primo “scrigno” di storia e bellezza salvato dalla fondatrice, Giulia Maria Mozzoni

 

Lo sa bene Antonella Franchi, attuale capo delegazione del Fai di questo territorio, che conta ben 4.200 soci: “Noi vogliamo fare riscoprire agli abitanti anche gli edifici più nascosti o dimenticati, ma pure ricordare loro che queste strutture vanno indissolubilmente a braccetto con il paesaggio all’interno del quale sorgono”. Quindi, la responsabile di zona incalza: “Nel riscoprire questi paradisi, dobbiamo tenere a mente che è nostra responsabilità salvaguardare questo patrimonio per le generazioni future e molte volte basta un piccolo gesto, da parte di ciascuno di noi, per aiutare l’ambiente”. Un messaggio che sempre più persone sembrano cogliere, visto il recente successo delle Giornate d’Autunno del Fai.

 

In foto: Antonella Franchi ospite alla trasmissione Varese in Rosa sul canale 88
 

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