Forgiare il carattere [GALLERY]

di Milani

Varese, fucina di talenti nelle arti marziali: in città vivono due campioni del mondo freschi della conquista del titolo: il 22enne Leonardo Iomini, studente di Scienze motorie all’Università dell’Insubria, trionfatore in una tecnica vietnamita, e la 53enne Sabrina Sozzani, detta Libellula, tornata vittoriosa dalla Corea

di Daniela Gulino

Varese sul podio delle arti marziali. E’ stata un’estate ricca di soddisfazioni, quella che si è appena conclusa. La Città Giardino ha infatti visto sbocciare due titoli iridati: uno è stato conquistato del ventiduenne Leonardo Iomini, studente di Scienze motorie all’Università dell’Insubria, laureatosi campione mondiale di arti marziali vietnamite a Marsiglia. L’altro è appannaggio di una maestra di vita: Sabrina Sozzani, psicoterapeuta e criminologa, che a 53 anni – caso rarissimo nel mondo dello sport – è tornata a casa da Pyongyang con la medaglia da campionessa del mondo di Spada coreana, dopo aver affrontati atleti ambosessi ben più giovani di lei. Dalla sua, grinta ed esperienza, visto che pratica a oltre quarant’anni le arti marziali, che insegna anche in una palestra della città. L’abbiamo intervistata per capire il segreto del suo successo senza età.
Che cos’è l’Haidong Gumdo?
E’ un’antica arte coreana che si compone di: taglio del bambù, riservato alle cinture nere in quanto viene utilizzata una spada vera, tagliente e affilata, della carta, della candela, della mela in movimento ed alcune forme base di combattimento suddivise in simulazione e sparring; poi c’è la Sword Dance, che è la massima espressione della bellezza dell’Haidong Gumdo.
Di che cosa si tratta?
«La danza con la spada è una forma d’arte che, simulando un combattimento, utilizza le due mani muovendo una o due spade in sincrono; la fluidità e la circolarità del movimento è di una bellezza assoluta. Proviene da un tempo lontano, in cui le donne difendevano il territorio quando gli uomini erano in guerra. La danza con la spada viene enfatizzata dall’utilizzo di vestiti caratteristici, ampi e colorati, una particolare acconciatura ed alcuni ornamenti; i veli e i capelli sciolti ondeggiano e creano un movimento che ricorda quello della libellula, che è poi il mio soprannome italiano. Siamo in pochi nel mondo a praticarla e a insegnarla, proprio per la sua complessità».
Qual è il suo segreto?
La determinazione, la forza, il coraggio e il credere in me stessa, nelle mie abilità e capacità anche quando gli altri non ci credono ma, soprattutto, credere nei limiti, che è l’unico modo per superare gli ostacoli nella vita.
Quanto è importante lo sport nella sua vita?
Ho deciso di fare la psicologa, dopo aver cominciato a praticare arti marziali, quando avevo dieci anni e mezzo e a quattordici anni sono diventata cintura nera di karate: lo sport insegna ad organizzare la parte mentale, spirituale, e corporea.
Quanto conta il benessere psicofisico?
L’igiene mentale e la salute sono spesso messi in secondo piano e, infatti, abbiamo tantissimi bambini obesi e psicopatologie che stanno emergendo. Lo sport, qualsiasi esso sia, migliora il carattere, la personalità e la vita quotidiana. I genitori dovrebbero sapere quanto è importante far scegliere ai figli uno sport. L’arte marziale poi, sicuramente, forgia il carattere, l’indipendenza e l’assenza di paura per imparare a conoscere se stessi, i limiti e il rispetto dell’altro.
A settembre si torna alla vita lavorativa e scolastica: ha qualche consiglio da dare?
Divertirsi perché non esiste soltanto la scuola o il lavoro: praticare sport, mangiare bene e rispettare se stessi e gli altri.
Obiettivi futuri?
Cercare di diffondere sempre di più questa disciplina straordinaria che non è soltanto arte marziale, ma, è anche meditazione, benessere, salute, sport, divertimento e amicizia.

In foto: La Libellula con il fratello, il Maestro Fabio Sozzani

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