Europa, le previsioni di Letta

di Milani

di Chiara Milani

Nel Far East, cielo più o meno sereno. In Medio Oriente, maltempo. Su Africa e America meridionale, rimangono le nubi. Stati Uniti tra la nebbia. Ma come sarà il tempo in Europa nel 2018? Secondo le previsioni dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, appaiono due simboli: sole e nebbia.

Così, nell’auditorium di Assolombarda a Milano, il presidente di Ispi e Fincantieri, Giampiero Massolo, ha girato la domanda all’ex premier Enrico Letta, dean della Paris school of international affairs.

Cinque i capitoli su cui secondo Letta bisogna intervenire: creare un fondo monetario europeo dal fondo salva Stati; riscrivere completamente il bilancio alla luce del -11% legato alla Brexit; armonizzare la fiscalità; ridare centralità a cultura ed educazione; sistemare il governo dei flussi migratori.

Inequivocabile l’ex primo ministro italiano: “Se le grandi riforme non avverranno nel 2018, calcolando che il 2019 sarà un anno perso per via delle elezioni, andremo al 2020 con lo status quo totale sulle grandi sfide e a quel punto il clima politico europeo sarà deteriorato”.

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