Il tesoro del MA*GA

di Milani

Emma Zanella, direttore del museo, considera il dipartimento educativo la spina dorsale dell’istituzione gallaratese dedicata all’arte contemporanea e spiega perché si tratta di una realtà unica nel suo genere in Italia, che attrae oltre 10mila visitatori l’anno. Ecco i progetti del 2018 e la visione per il futuro

di Chiara Milani

“Una ricchezza irrinunciabile per un museo”. Così il direttore del MA*GA, Emma Zanella, descrive il dipartimento educativo dell’istituzione gallaratese dedicata all’arte contemporanea. Una realtà unica nel suo genere in Italia – in quanto gli altri di solito esternalizzano questo servizio – che attrae ogni anno oltre 10mila visitatori e che, nel 2018, compie vent’anni. Un compleanno che sarà festeggiato in grande, perché – incalza Zanella – “io ritengo che queste attività siano la spina dorsale di questa istituzione, il vero punto d’incontro con il pubblico”.

 

Per riassumere due decenni d’iniziative con una modalità in linea con lo spirito di questo fiore all’occhiello gallaratese è dunque nata la collaborazione con Riccardo Arena. Affiancato da un gruppo di studenti dell’Istituto Falcone di Gallarate, l’artista sta preparando un video promozionale in cui le foto e filmati si susseguono a cascata per associazioni di contenuti. Facendo così germogliare la visione di un metodo di lavoro e dando la misura della ricchezza progettuale di questo ventennio. Un’impostazione che rispecchia lo stile lavorativo di Arena, molto basato sulle associazioni di immagini che ne evocano altre, concrete e mentali. Nei programmi del museo, questo lavoro – che i promotori sperano vengano condiviso da tutti coloro che hanno fin qui collaborato con il dipartimento – sarà lanciato sul sito e i canali social del MA*GA mercoledì 14 marzo, come una sorta di innovativa conferenza stampa virtuale.

Nell’attesa, tra i punti di eccellenza di questa didattica museale bisogna senza dubbio ricordare il rapporto con gli artisti di oggi, che vengono coinvolti per progettare e condurre workshop con gli studenti, che spesso sfociano in progetti espositivi o editoriali. Forte è anche l’attenzione ai pubblici delicati come famiglie con bambini molto piccoli, anziani e centri diurni, a cui sono dedicate iniziative speciali.

Seguendo la stessa filosofia, il calendario 2018 è ricco d’attività, workshop, incontri, laboratori teorici e pratici, percorsi formativi e diversi progetti. Tra cui “L’orto delle 13 erbe”, che nasce dalla collaborazione tra il museo e l’azienda Ricola, sempre con il Falcone, che è un istituto tecnico ad indirizzo Alberghiero, Grafico e Fotografico. L’idea è realizzare un orto botanico all’interno del giardino del MA*GA, che accolga quanto contenuto nelle celebri caramelle svizzere: alchemilla, altea, malva, marrubbio, melissa d’oro, menta, millefoglie, piantaggine, pimpinella, primula, salvia, sambuco e timo. Un’idea creativa, la cui ’inaugurazione è prevista per domenica 22 aprile, giorno in cui al pubblico sarà offerto un particolare “biberte” ideato per l’occasione.

Tutto questo è andato oltre le più rosee aspettative di quando, nel 1998, Emma Zanella e un ristretto gruppo di giovani colleghe – Vittoria Broggini, Francesca Marianna Consonni, Chiara Foletto e Elena Scandroglio – diede il via al primo nucleo di quello che sarebbe diventato il dipartimento educativo dell’allora GAM, oggi Museo MA*GA di Gallarate.

Quanto al futuro, Zanella ha le idee chiare: “L’unico futuro che riesco a immaginare per un’istituzione come la nostra sta nella capacità di progettare percorsi sempre nuovi, con mente e sguardo aperto. Consapevoli della splendida eredità che custodiamo e valorizziamo, ossia la nostra storia e le nostre opere, ma anche della necessità di sapersi continuamente reinventare”.

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