SBOCCIANO I MAESTRI

di Redazione VareseMese

Nicola Puricelli da Mornago è il vincitore della Coppa Italia di arte floreale, mentre Fabrizio Panone, formatore di Federfiori, si è classificato sesto in Europa. Il collega gallaratese Marco Introini li ha intervistati per i nostri lettori

di Marco D. Introini

Non c’è settore in cui la ricerca dell’eccellenza non sia costante e continua e, come tutte le discipline, anche il mondo dell’arte floreale ha i suoi campionati.

“Scultura floreale” da medaglia d’oro

Nicola Puricelli da Mornago è il vincitore della Coppa Italia di arte floreale e rappresenterà l’Italia alla prossima kermesse europea fra 4 anni. Si tratta di un fiorista affermato da molti anni, che ha vinto numerosi concorsi ed è molto noto nel territorio. Il suo successo è sostenuto da solidissime basi professionali ed una formazione fatta con i più grandi floral designer nazionali ed internazionali. Il “pezzo forte” della sua performance è stata una composizione su struttura metallica ispirata ad una scultura di Giacomo Balla, poi decorata con fiori, che ha uno dei suoi punti di forza nella leggerezza e sinuosità delle sue linee: un lavoro estremamente raffinato e di grandissima valenza tecnica. “Sono molto soddisfatto del risultato, la vittoria è stata molto emozionante”, commenta il campione, che riflette sul “momento di grazia” tricolore: “Negli ultimi anni il nostro Paese si sta ritagliando spazi importanti nelle competizioni professionali ed era dal 1973 che non accadeva: i brillanti risultati di Vincenzo Antonuccio all’ultima Coppa del Mondo e di Fabrizio Panone alla Coppa Europa portano nuova luce alla nostra professione”.

Nell’Olimpo floreale europeo

Proprio Panone, formatore Federfiori, reduce dal suo sesto posto nell’Olimpo floreale europeo, ci spiega come l’eccellente risultato abbia soddisfatto le sue aspettative: “Ho presentato l’esito di una mia lunga ricerca stilistica, a volte provocando (vedi il mazzo con la legatura al di sopra delle inflorescenze), altre con proposte più popolari e comprensibili (come la sfida della scultura figurativa usando materiale vegetale). Essere tra i finalisti è stato il momento più adrenalinico della mia carriera”. Riguardo alle sue impressioni sull’evoluzione della floral art in Europa, l’artista floreale racconta: “È difficile generalizzare, le differenze culturali tra i vari Paesi sono evidentissime, per fortuna. Una matrice piuttosto comune, sembra essere comunque un rigoroso rispetto per il fiore, anche laddove gli spazi si fanno più serrati. Verrebbe da pensare che dal contest è emersa una necessità di diluire l’opulenza nel volume totale. Si rivaluta inoltre la figura del fiore a discapito del non floreale, minimizzando i contrasti materici e strutturali”. Quanto ai prossimi progetti in cantiere, il nostro interlocutore è chiaro: “E’ il momento di tessere una rete internazionale”.

 

In foto, Nicola Puricelli, di Mornago, vincitore della Coppa Italia di arte floreale

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