Le meraviglie dei parchi

di Andrea Mallamo

Mentre i cittadini sono alla ricerca di spazi all’aria aperta, Massimiliano Serati e Niccolò Comerio, ricercatori della Liuc Business School, analizzano le potenzialità di attrazione di visitatori da parte dei polmoni verdi, di cui il nostro territorio è ricco

di Massimiliano Serati e Niccolò Comerio

Porre per sette giorni al centro dell’attenzione i temi della conservazione della natura e della tutela dell’enorme patrimonio di biodiversità che il nostro Paese possiede, promuovendo anche un turismo più sostenibile, di prossimità e anche orientato all’enogastronomia e ai prodotti dei territori. Questo l’obiettivo della prima Settimana nella natura, svoltasi fine maggio dal ministero dell’Ambiente.

Un asset fondamentale

Come affermato anche recentemente dal ministro alla partita, Sergio Costa, “nella fase post Covid-19 la valorizzazione del Capitale Naturale e delle sue sinergie con il Capitale Culturale nel nostro Paese costituirà un asset fondamentale del turismo, il cui sviluppo non può prescindere dalla tutela di queste risorse e da una fruizione responsabile e sostenibile”. Nella giornata di domenica 24, in particolare, si è celebrata la Giornata europea dei Parchi, attraverso il lancio del nuovo portale dedicato alle Meraviglie dei Parchi, finalizzato a rilanciare in chiave turistica le potenzialità dei polmoni verdi presenti sul territorio nazionale, ispirandosi anche ai valori contenuti nella Carta di Roma.

Fase storica propizia

La fase storica per certi versi è propizia: i parchi sono una delle attrattive ideali per il turismo di prossimità, stare all’aria aperta garantisce maggiore sicurezza anche in situazioni di relativo affollamento e implica una fruizione di tipo slow, ideale per smaltire le tensioni del periodo da cui proveniamo (e l’equilibrio della vitamina D nell’organismo). Essi sono inoltre il contesto ideale per il gioco che così tanto è mancato ai bambini in questa fase e sono la porta di ingresso a un New Normal del turismo che all’overtourism sostituisca l’idea della fruizione sostenibile.

Una grande vetrina verde

Il progetto nazionale dedicato al turismo nei parchi costituisce una vetrina, seppur non esaustiva, del patrimonio culturale presente in queste realtà nazionali italiane. Con un totale di quasi 1,5 milioni di ettari, pari al 4,8% della superficie nazionale, occupano un territorio molto eterogeneo, che spazia da zone litoranee ad aree più collinari e montuose, interessando 530 comuni dislocati in 18 regioni. All’interno di queste aree protette, si trovano quasi 800 tra biblioteche e musei, oltre 400 beni archeologici e più di 1.250 beni artistico architettonici, la cui valorizzazione in chiave turistica sarebbe in grado di accrescere il benessere delle collettività che lo abitano, ovviamente in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio.

Alla scoperta dei Sapori dei Parchi

Il progetto Sapori dei Parchi, invece, realizzato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Unioncamere, mira a valorizzare il settore agroalimentare, promuovendo il legame tra prodotti tipici e patrimonio naturale nei 24 enti nazionali italiani e sviluppando iniziative in grado di soddisfare tutte le esigenze dei visitatori: dalle escursioni ai percorsi, sino alle degustazioni.

Varesotto, uno scrigno di tesori ambientali

E così, in uno scenario caratterizzato da stringenti obblighi di distanziamento sociale, i parchi potranno costituire una grande opportunità, come fruizione sia individuale sia come collettiva. E il territorio del Varesotto, così ricco di aree protette, di giardini, di ville con i loro meravigliosi ampi spazi verdi, di ambientazioni naturali non esplicitamente protette, ma di straordinario valore ambientale e floro-faunistico, deve essere in prima linea in questa azione di rilancio: magari, combinando l’offerta “naturale” con iniziative culturali, esperienziali e trasformazionali, sempre nel rispetto dei paradigmi della fruizione rispettosa, sostenibile e epidemiologicamente sicura.

La vera ricchezza culturale dell’Italia

Il tutto in attesa del ritorno dei turisti stranieri: l’immagine dell’Italia nel mondo continua, e continuerà, a essere fortemente connessa alla sua offerta culturale… e non vi è espressione migliore di ricchezza culturale di quella che tutela, rispetta e gode delle bellezze ambientali e naturali.

in foto: Belvedere di Castelnovate (foto d’archivio del Parco del Ticino)

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