Accoglienza trendy

di Milani

Massimiliano Serati, docente di Politica economica e direttore del Centro di ricerca sullo sviluppo dei territori e dei settori alla Liuc di Castellanza, stila per i nostri lettori una lista di consigli per vincere la competizione internazionale nel settore della ricettività turistica. Ecco il suo decalogo

Vincere la competizione internazionale e proporsi come destinazione turistica di successo richiede più che mai capacità di adattamento a una domanda e a un mercato estremamente mutevoli rispetto a mercati di provenienza, tipologie di consumo turistico, profili di spesa. Anche al nucleo portante del sistema di accoglienza, la filiera della ricettività, si impongono strategie per il cui successo, oltre alla qualità, diventa essenziale la flessibilità. Accanto ai punti fermi consolidati (tra tutti l’attenzione alla sostenibilità), i trend recenti che caratterizzano la ricettività a livello internazionale evidenziano questa spinta verso la adattabilità delle politiche aziendali.
1. Adozione di strategie di prezzo e posizionamento di mercato modificabili, in tempo quasi reale, in base agli orientamenti della domanda. Fare market intelligence attiva diventa cruciale per intercettare i continui cambiamenti di profilazione della domanda, persino all’interno della giornata, e proporre offerte commerciali, incentivi, scontistiche taylor-made che abbiano un buon matching con i diversi profili di consumo.
2. Perdono terreno le offerte all inclusive: accanto all’offerta base (camera o poco più) si creano menù di servizi acquistabili a gettone, possibilmente premium, ma ampiamente personalizzabili. Ciò consente all’azienda di proporsi con un “prezzo di attacco” inferiore e garantisce al consumatore di pagare solo per ciò di cui effettivamente fruisce, garantendogli la possibilità di personalizzare il proprio soggiorno.
3. Si diffondono le offerte dedicate all’infra-day use: camere affittate per alcune ore, solitamente in pacchetto con sale riunioni e collegamenti taxi con stazioni o aeroporti. Ideale per situazioni di meet in the middle aziendali internazionali.
4. Attenzione ai Millennials e tecnologia spinta, non solo per aspetti scontati (il sito web). App che consentono di fare check in telematicamente, acquistare servizi a gettone, disporre di un concierge on line, controllare a distanza la camera attraverso il proprio device (ad esempio programmare il riscaldamento), fino a esperienze da farsi comodamente in camera mediante visori di realtà aumentata.
5. La struttura ricettiva come spazio da vivere e dove fare esperienze attraverso forme di entertainment anche interattivo: laboratori di cucina periodici, mostre d’arte, serate di lettura letteraria, spazi comuni attrezzati dove favorire l’incontro tra ospiti e abitanti del luogo.
6. Nuova enfasi sui valori tradizionali: attenzione alle materie prime impiegate per la colazione, al grado di pulizia delle camere, all’illuminazione degli spazi comuni e simili.
7. Attenzione crescente ad alcuni profili specifici di consumo. Nel ristorante un posto a capotavola sempre predisposto per le comitive di turisti cinesi, camere riservate alle signore che viaggiano da sole (con servizi e welcome set dedicati), spazi benessere per gli amanti del relax, servizi esclusivi per chi viaggia per celebrare una ricorrenza o un anniversario
8. Ripensare il sito web di proprietà. La parola d’ordine è uscire dalla standardizzazione e raccontare se stessi, la propria mission, la propria storia e quella delle persone che lavorano con noi con parole e immagini originali e autentiche.
9. Dal lusso all’esclusività. Non solo in albergo, ma anche e soprattutto nei B&B e nelle diverse e nuove tipologie ricettive, il turista si aspetta qualcosa di esclusivo, di unico, di pregiato: dagli arredi di design, all’aperitivo di benvenuto basato su prodotti tipici locali, all’offerta di biglietti per un concerto in abbinamento alla camera e via discorrendo. Esclusività in modo sobrio, lusso senza ostentazione.
10. (In)formazione continua per imprenditori e dipendenti. La struttura ricettiva è una casa temporanea e il padrone di casa deve guidare in modo informato i propri ospiti alla scoperta di luoghi, situazioni ed esperienze turistiche.
Impegnativo? Sfidante direi. Ma del resto il mestiere più bello del mondo merita uno sforzo.

 

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