Da sempre, mogli, madri e nonne hanno un ruolo importante nell’alimentazione domestica. Milena Colzani specialista in Nutrizione clinica dell’ospedale di Saronno, ci spiega i cambiamenti in atto, fornendoci alcuni preziosi consigli. Soprattutto – ma non soltanto – per dare da mangiare ai bambini
di Milena Colzani
La nonna lo sa bene: quando non esisteva il freezer, c’era meno spreco e si consumavano cibi più naturali. Oggi, invece, esistono più varietà e più facilità nella conservazione, ma anche più frenesia, meno piacere nel consumare i cibi e più difficoltà di digestione e malattie legate alla digestione e al sovrappeso.
La cura dimagrante del carrello
Inoltre, per risparmiare, in cinque anni, le famiglie italiane hanno tagliato del 9,6% il carrello della spesa per un valore di oltre 12,4 miliardi di euro (fonte: C.S. Fipe su dati Istat): la crisi economica diventa così il nemico numero 1 della dieta mediterranea e della salute, ma non soltanto.
Bimbi sempre più a rischio obesità
L’industria alimentare condiziona moltissimo le nostre scelte, attraverso tecniche e fasi di produzione dei prodotti, che vengono resi inconsciamente irresistibili per noi. Soprattutto quelli a basso costo ed alta densità energetica. Con il risultato che le maggiori conseguenze le subiscono i bambini, che finiscono di assumere troppe calorie rispetto al loro fabbisogno quotidiano, soprattutto sotto forma di spuntini e merendine a base di carboidrati ad alto indice glicemico. Ciò a scapito di frutta e verdura.
Che dire poi dei troppi pasti fuori casa preparati industrialmente (con troppi grassi, troppo sale e troppo zucchero?). Se a questo aggiungiamo poi la scarsa attività fisica e il fatto che i piccoli mangiano spesso davanti alla tv (e ciò riduce la capacità di controllare consapevolmente la quantità di cibo ingerito), ecco che si spiega il vertiginoso incremento dell’obesità infantile in Italia e nel mondo.
Viva la merenda della nonna
E se ritrovassimo la strada “alimentare” già percorsa dai nostri nonni, a partire dalla merenda, per esempio? Dai biscotti e le torte fatte in casa, alla macedonia, al pane con la marmellata fino alla merenda più classica in assoluto: il panino imbottito. Perchè magari non “camuffare” la lattuga con il formaggio o il tipo di affettato che il bimbo preferisce?
Niente panico
In conclusione, soprattutto le mamme e le moglie, che spesso hanno la responsabilità di nutrire la famiglia, non devono andare in panico, ma semplicemente ricordare che nutrirsi in modo sano non significa rinunciare a tutto: al contrario, basta conoscere e variare gli alimenti con fantasia.
In foto: Milena Colzani