Siamo seri, giochiamo!

di Andrea Mallamo

Il game designer bustocco Luca Borsa spiega in che modo continuare a imparare divertendosi possa essere un ottimo proposito per l’anno nuovo, a tutte le età

di Luca Borsa

Spesso quando parlo del lavoro che faccio le persone sono da una parte incuriosite e affascinate, dall’altra scettiche: il loro primo pensiero è che io abbia a che fare con dei “giochini”, così mi sento dire, come se il gioco sia una prerogativa soltanto dell’infanzia e che sia troppo poco serio per essere qualcosa da adulti. Niente di più sbagliato!


Dal rispetto del turno alle strategie

Per i bambini giocare è l’attività con cui si rapportano al mondo e il modo di imparare, comunicare, socializzare… in una parola crescere, diventare grandi. E’ per questo che dobbiamo lasciarli esprimere e dobbiamo relazionarci con loro attraverso il loro “canale ludico”. I giochi – mi riferisco soprattutto ai board game, perché è il mondo che più conosco – hanno la capacità di andare oltre il semplice e puro divertimento e di allargare i nostri orizzonti mentali. I bambini in età prescolare possono raggiungere infiniti obiettivi pedagogici, come il rispetto del turno, il movimento fine delle mani, il vincere e il perdere e molti altri. Poi, crescendo, attraverso giochi più impegnativi possono arrivare ad imparare tattiche e strategie. Tale tipo di attività aiuta infatti a rafforzare le funzioni esecutive che regolano i nostri processi comportamentali e sono indispensabili per la risoluzione dei nostri problemi, sia matematici sia della vita di tutti i giorni. E’ comprovato, infatti, che i bambini che utilizzano giochi da tavolo migliorano queste funzioni esecutive.


Il grande inganno

E gli adulti? Anche loro non dovrebbero smettere di giocare. Invece, una volta “cresciuti” a poco a poco si dimentica il “canale ludico”, troppo indaffarati a essere “grandi”. II gioco anzi diventa spesso qualcos’altro, con un grande inganno sia dal punto di vista semantico sia da quello ludico: si trasforma nel rincorrere la fortuna, sfidare la sorte con la vana speranza di cambiare la vita. Viene identificato come “d’azzardo”, ma quest’ultimo non è gioco!

Food for thought

Quello sano, invece, ha tante declinazioni ed appunto è fondamentale per lo sviluppo pure della fase matura della vita. Per esempio, i giochi da tavolo, di enigmistica o all’aperto, di movimento, le attività sportive (che sono a tutti gli effetti dei giochi ) sono come i libri, il cinema e l’arte… pane per la mente. Per non parlare dell’effetto benefico che si ha sulle persone anziane. Esistono infatti proposte per tutte le età ed è un modo divertente di tenere allenata la mente e – perché no? – di continuare ad imparare. Non a caso molte aziende utilizzano il gioco come strumento formativo.


Per essere vincenti nella vita

Abbiamo davanti una sfida, le nuove tecnologie e il digitale stanno cambiano drasticamente il nostro modo di vivere, pensare e relazionarsi: il gioco può essere uno strumento per essere aperti a questi cambiamenti. Rimanere curiosi, avere “pensiero laterale”, approcciarsi in maniera ludica potranno infatti essere atteggiamenti vincente.

Articoli Correlati