Tale e quale … al papa’

di admin

Claudio Lauretta si racconta

Dopo il successo ottenuto allo show condotto da Carlo Conti, l’imitatore spiega come la vena artistica sia un’eredità paterna nella sua famiglia: dal bisnonno Domenico al figlio Martino

“In primavera tornerò nel Varesotto col mio nuovo tour teatrale”

di Chiara Milani

Renato Zero, Claudio Villa, Zucchero. E, ancora, Pino Daniele, Vasco Rossi, Renzo Arbore e Bobby Solo. Sono i molteplici panni in cui questo autunno abbiamo visto sul palco di Tale e Quale Show l’imitatore, attore, comico e – ora si sa – anche ottimo cantante, Claudio Lauretta.

Una vita da imitatore: quanto conta il talento naturale e quanto il lavoro per coltivarlo?

Per me saper imitare è un dono di natura quindi diciamo che giustamente è un talento. Come negli sport, nei lavori artigianali o nel mondo della canzone uno ha delle doti, anche nel campo dell’imitazione ci vuole talento per poter cambiare voce, per sapere imitare i dialetti dei personaggi e anche un ottimo spirito di osservazione per riuscire a far esaltare i difetti dei personaggi che vengono imitati. A tal proposito qualche tempo fa su YouTube ho iniziato a fare delle piccole pillole che si chiamano Imitalent proprio perché mi piaceva spiegare il talento che ci vuole che poter imitare e avvicinare il più possibile i giovani che hanno questo talento a quest’arte. 

A proposito di giovani, tuo figlio si è già cimentato nei panni di attore: il talento si eredita o non conta essere “figlio d’arte”?

Io credo che nel Dna di ognuno di noi ci sia parte delle caratteristiche dei nostri genitori dei nostri nonni. A tal proposito, mio bisnonno Domenico era a capo di una compagnia teatrale, mio nonno Guglielmo era un ottimo cantante e spesso allietava persone ai matrimoni, mio padre Domenico è un ottimo raccontatore di barzellette, io sono imitatore, mentre mio figlio Martino è più sull’impegnato, infatti ha fatto il film tv La classe degli asini con Vanessa Incontrata e Flavio Insinna e la fiction Il capitano Maria, sempre nei panni del figlio di Vanessa Incontrada e sempre con la regia di Andrea Porporati. 

Torniamo all’attualità e all’eliminazione da Tale e quale show nonostante il quinto posto in classifica, perché il regolamento prevedeva 3 uomini e 3 donne: la questione delle “quote rosa” fa discutere da tempo un po’ i tutti in settori, a partire dalla politica, da dove provengono alcuni dei personaggi che imiti. Tu non hai voluto far polemiche, ma a bocce ferme ritieni sia giusto il criterio dell’equa ripartizione nella rappresentanza di genere nel mondo dello spettacolo oppure dovrebbe contare soltanto chi è più bravo, cioè appunto chi ha più talento?

Dovrebbe contare innanzitutto chi ha più talento, però nella funzione del varietà televisivo io credo che questa regola sia giusta per poter dare un equilibrio nelle puntate poi a venire, in modo che ci siano sia canti uomini sia donne, per rendere il varietà più bello, più omogeneo. Da artista, vedo che in un varietà il corpo di ballo deve avere sia uomini sia donne: è giusto che sia così. 

In ogni caso, tu hai scritto sui social che la tua avventura a Tale e quale show non finisce qui, giusto?

Esattamente. Per me questa è stata una grande occasione, ma soltanto una parentesi, perché io già facevo il quarto giudice imitatore insieme a Panariello, Loretta Goggi e Cristiano Malgioglio l’anno scorso, dove ho offerto le imitazioni di Sgarbi e Platinette, insieme a turno ad altri colleghi come Massimo Lopez Ubaldo Pantani e Francesca Manzini. Poi quest’anno Carlo Conti ha voluto che io mandassi qualche provino di cantante, perché di solito un imitatore c’è sempre e lui non sapeva che io sapessi anche cantare, e quindi mi hanno preso per questa bellissima avventura e io sono veramente soddisfatto e ringrazio lui, Endemol e Rai 1, perché mi sono che mi sono fatto conoscere a molte persone che non mi conoscevano. Ora Conti mi ha detto che la mia avventura non finisce qui perché mi rivogliono ancora nelle prossime trasmissioni che saranno a gennaio con lo spin-off Tali e quali show per i non vip, così come avevo fatto già l’anno scorso, e poi anche in altri speciali che parlano di Tale e quale.

Che cos’altro ci puoi anticipare sui tuoi progetti futuri?  Credo di nuovo alcune partecipazioni Rai, quale ad esempio Stasera tutto è possibile, che è il programma condotto da Stefano De Martino. Inoltre, sempre in primavera, di certo ripartirò con il mio tour teatrale, con uno spettacolo completamente rinnovato al quale stiamo lavorando.

Ma verrai anche da queste parti?

In provincia di Varese e nei dintorni verrò senz’altro. Tra l’altro in quella zona vive lo storico impresario del mondo dello spettacolo Lucio Piccoli, che è sempre stato un’agenzia di riferimento ed è una persona carinissima, che dopo ogni puntata mi ha sempre telefonato per darmi consigli e farmi i complimenti: abbiamo un ottimo legame dagli anni Novanta, quando facemmo molte serate e convention.

 

Articoli Correlati