Nella trasmissione Varese, diamo i numeri, in onda il primo venerdì del mese alle 20.15 su Rete55, con il supporto delle vignette del cartoonist Tiziano Riverso, l’economista Massimiliano Serati ha analizzato il quadro attuale sulla base degli ultimi dati di Istat e Ministero dell’Economia
di Chiara Milani
Si rincorrono sempre più di frequente, le voci della tanto attesa ripresa economica. Ma quanto c’è di ragionevole e fondato? “Speriamo che non siano soltanto voci. È qualcosa di ragionevole. Cioè, l’avanzamento della campagna vaccinale e il fatto che stiano per arrivare le prime tranche delle risorse legate al Recovery Fund Next Generation cominciano ad aprire prospettive un pochettino più luminose, anche se forse è un aggettivo forte, risponde l’economista Massimiliano Serati: “Oggi siamo abbastanza convinti, e il ministro dell’economia lo ha confermato di recente, che avremo ancora un trimestre difficile, ma poi, dopo l’estate cominceremo ad avere una prima accelerazione dell’economia, che dovrebbe consolidarsi poi l’anno prossimo”. Secondo l’esperto, la prospettiva di risalire la china non è dunque sorprendente, perché in effetti la crisi non ha ragioni economiche profonde, ma è legata a un fattore esogeno. Ossia il Covid19. “Può starci che una frenata del virus sia tale da innescare in tempi rapidi una ripresa economica”.
I fattori chiave
Quindi, a quanto pare, possiamo essere speranzosi. Ciò detto, il contesto rimane molto instabile, caratterizzato da un’alta incertezza. Ci sono infatti alcuni fattori che potrebbero ritardare o addirittura vanificare queste prospettive di ripresa. “Certi dipendono da noi, come il fatto appunto di completare in tempi ragionevolmente rapidi e stretti la campagna vaccinale. Uno di questi altrettanto importante è la nostra capacità di sostenere le imprese fintanto che il disastro non sarà finito e poi d’investire correttamente le risorse”, commenta Serati. Poi ci sono fattori internazionali. “È chiaro che se i grandi player economici del mondo, Cina e Stati Uniti in primis, ripartiranno velocemente e in questo momento sono gli Usa sul crinale tra il momento negativo e quello positivo, per noi sarà più facile, data la nostra vocazione a esportare, riprendere tono sul piano economico rapidamente”.
Dall’estero in arrivo aiuti o bastoni tra le ruote?
Resta da capire qual è la percezione a livello internazionale rispetto alle prospettive di rilancio dell’economia del nostro Paese. E se, da fuori, potrebbe arrivarci un aiuto o qualche bastone tra le ruote. “Intanto la percezione è tornata ad essere buona anche all’estero. Qualche giorno fa il Fondo monetario internazionale ha rivisto le stime di crescita del Pil italiano per l’anno prossimo italiano al rialzo. Ma il fatto di avere una visione più ottimistica non è da trascurare. L’italia è, in un certo senso, al centro di un sacco di catene del valore internazionale, perché le nostre produzioni vanno in giro per il mondo, quindi non cè dubbio che molti guardano verso di noi come a un partner/economico e commerciale importante, è la riflessione del nostro interlocutore, professore di Politica Economica che guida il dipartimento Ricerca della Liuc Business School: Non credo che verranno bastoni fra le ruote: possono esserci incertezze legate a situazioni del tutto imprevedibili, ma il clima internazionale, con anche il nuovo presidente degli Stati Uniti, il rilancio di una politica atlantista, il rallentamento delle guerre commerciali, sono tutti fattori che ci fanno ben sperare per i prossimi sei mesi”.
Ripartire di slancio
Se questo è il quadro e livello nazionale e internazionale, il Varesotto non potrà che beneficiarne, visto che sul territorio insistono numerose e importanti realtà assai attive nell’export. Quando si ripartirà, insomma, almeno sulla carta, questa provincia in particolare e la Lombardia in generale dovrebbero essere tra le prima zone d’Italia ad avere un nuovo slancio.
L’Italia
51
I milioni di italiani da rendere immuni entro la fine dell’estate affinché anche l’economia possa ripartire
32
Espresse in miliardi di euro, sono le misure di sostegno all’economia previste per decreto
35
Va verso questa cifra, espressa in miliardi di euro, lo scostamento di bilancio
13%
Del Pil dipende dai flussi turistici interni, da rimettere in moto grazie al piano vaccinale
10%
Dovrebbe essere almeno tale il deficit 2021 a causa della terza ondata pandemica che ha cambiato la situazione rispetto ai piani dello scorso autunno
L’Europa
+0,3%
Di crescita in più è attesa come primo effetto del Piano di ripresa e resilienza che dovrebbe essere inviato a Bruxelles entro la fine di aprile
25
Miliardi di euro: a tanto ammonta la prima tranche degli aiuti europei attesa entro luglio
40%
L’attuale utilizzo delle risorse europee da parte dell’Italia, secondo le ultime elaborazioni
500mila
L’aspettativa sul ritmo delle dosi da somministrare ogni giorno, che rappresenta un fattore chiave per l’accelerazione della crescita