Forte del successo della prima edizione autunnale della manifestazione, Pietro Bruni, ideatore della mostra-mercato Yougardener Flower Show, ospitata nella splendida dimora settecentesca varesina Villa Craven di Seyssel d’Aix, parla al floral designer gallaratese Marco Introini delle diverse inclinazione di genere in campo green e invita tutti a vivere le bellezze di piante e fiori anche nella stagione autunnale e in quella invernale, quando i parchi si accendono di diverse cromie
di Marco D. Introini
La mitologia lega molte piante all’universo femminile: il mirto ad Afrodite,la melagrana a Persefone, il Cypripedium e la calendula a Venere,il papiro a Iside, il platano a Elena e via discorrendo.
Sarà forse per questo che il legame fra le donne e le piante è da sempre molto stretto e quasi sempre sono le donne a scegliere le essenze per il giardino ed i fiori per la casa.
Il pollice verde delle donne
Anche Pietro Bruni, deux ex machina del Yougardener flower show, lo conferma: “Possiamo dire che l’orto è più maschile, mentre il giardinaggio puro è più femminile”. Quest’ultima sensibilità, infatti, si declina molto bene con l’amore questo settore e riesce a dare il tocco di classe al giardino, con una più spiccata attenzione ai colori, ai profumi e alle fioriture. Così, il mese scorso, durante la prima edizione autunnale della mostra-mercato di piante e fiori promossa nella splendida cornice del parco di Villa Craven di Seyssel d’Aix a Varese, Bruni ha voluto contribuire a stimolare un’attenzione alla bellezza del giardino in tutte le sue stagioni, visto che che può colorarsi di fiori e di bacche anche quando le temperature si fanno più fredde.
Voglia di novità
Peraltro, rispetto alla prima edizione della scorsa primavera, a ottobre la storica dimora settecentesca ha accolto ancora più espositori, raddoppiati, e visitatori, passando da 2.000 a 3.000 persone alla ricerca della pianta insolita e dell’essenza più interessante per colorare il giardino con nuove cromie: per esempio col giallo delle foglie del ginko biloba o i fiori del calicantus, con le infinite sfumature di ocra del liquidambar, con il rosso delle bacche di nandina o di crategus, con l’arancio delle bacche di piracanta, con le tonalità del viola e del grigio delle brassiche, col meraviglioso blu scuro delle bacche di viburnum tinus. In effetti, se vogliamo, possiamo immaginare il giardino invernale come una tavolozza di colori, che cambia mese per mese, passando dai colori caldi dell’autunno a quelli più freddi e sbiaditi dell’inverno.
Fiorisce l’arte eco friendly
Di grande appeal è stato anche un evento collaterale con la direzione artistica dell’associazione WgArt ed il coinvolgimento di numerosi giovani artisti, che ha visto fiorire i marciapiedi di Varese con opere di arte urbana ispirate ai capolavori della natura, tutti realizzati con vernice biodegradabile atossica che rimane visibile per una trentina di giorni prima di essere dilavata via: un nuovo modo di vivere la città con arte eco friendly.
Famiglie all’aria aperta
Molto gradita al pubblico femminile è stata anche la ricca sessione di workshop che ha caratterizzato questa edizione con tutta una serie di laboratori creativi ed anche sessioni di yoga nel parco, per entrare di più in sintonia con la natura. Senza contare che, complice il bel tempo, tante mamme si sono presentate con la famiglia e hanno speso l’intera giornata all’aria aperta nella splendida dimora settecentesca varesina, date anche le molteplici attività per i bambini: dal giro sui pony ai laboratori dedicati ai più piccoli.
Linfa nuova per la Città Giardino
Un evento quindi, che insieme ad altri come Nature Urbane e Agrivarese, sta contribuendo a far riscoprire a Varese la sua storica vocazione di Città Giardino; la maggiore sensibilità ai temi dell’ambiente e del clima, unitamente alla ricerca del bello, sta dunque portando nuova linfa alla città.
In foto: imperata cylindrica