“C’è grande attenzione da parte di tutti i soggetti per l’attuazione dei protocolli sui luoghi di lavoro e l’attività dei comitati all’interno delle singole aziende. Probabilmente questi protocolli saranno aggiornati. A questo proposito sarebbe anche utile avere un riferimento nazionale per evitare che le regioni partano in ordine sparso: è giusto garantire a tutti le stesse opportunità”. Così descrive la situazione attuale Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e lavoro, che ha promosso la settimana della resilienza, con la piantumazione dei primi alberi del bosco urbano dedicato alle vittime del Coronavirus al cimitero monumentale di Torino e un convegno sulle sfide per la tutela e la ripartenza: “Rimangono ancora i problemi irrisolti dei lavoratori meno tutelati, come chi lavora negli appalti, o migranti o in nero che sono stati lasciati a casa o a tempo determinato, che soprattutto all’inizio della pandemia avevano meno tutele. Bisogna ancora lavorare molto in questa direzione per aiutare anche i soggetti più deboli”.
Vietato dimenticare l’emergenza femminile
Infine, ma non ultimo, per Quirico “non bisogna poi dimenticare le donne, che sono molto colpite da questa pandemia, anche per la situazione della cura familiare”.