Due settimane intense per vivere da vicino le biotecnologie e la biologia: a giugno l’Università dell’Insubria ha aperto le porte del Campus di Bizzozero per la quinta edizione del progetto B-Life, uno stage dedicato a studenti che frequentano il terzo e il quarto anno delle superiori.
In tutto sono stati 28 gli aspiranti ricercatori che hanno partecipato, provenienti da 12 scuole lombarde: Licei Grassi (Saronno) Geymonat (Tradate), Ferraris (Varese), Tosi (Busto A), Cairoli (Varese), Crespi (Busto A), Rosetum (Besozzo) Sereni (Luino) e ISIS Ponti (Gallarate) per quanto riguarda la provincia di Varese, oltre ad allievi dei licei di Lecco e Arona.
I ragazzi sono coinvolti al mattino in attività didattiche e di laboratorio. Come spiega la responsabile dell’iniziativa Elena Bossi: “È un progetto di orientamento ambizioso, che mette in gioco molti docenti, quest’anno anche provenienti da altre università che si avvarranno della collaborazione di tutor scelti e formati tra studenti di laurea magistrale e dottorato. I ragazzi sono stati selezionati in base ai loro interessi per le scienze biologiche e le biotecnologie”.
In foto: Elena Bossi, Responsabile B-Life