Tra i padri del fenomeno ci sarebbe anche Leonardo da Vinci, che fu un genio pure in cucina. Di certo, in Italia questo modello alimentare รจ in aumento, con sempre piรน vegani. Ma fa bene alla salute, soprattutto degli anziani? Ecco lโanalisi di Milena Colzani, specialista di nutrizione clinica, terapia dellโobesitร , malattie metaboliche e malnutrizione dellโospedale di Saronno
di Milena Colzani
Quando si parla di โvegetarianismoโ si intende una molteplicitร di modelli alimentari (latto-ovo-vegetarianismo, il latto-vegetarianismo, lโovo-vegetarianismo, il veganismo) che hanno, come dogma assoluto, l’astensione totale o selettiva (vedi latto-ovo-vegetariani) dal consumo di qualsiasi tipo di alimento di origine animale.
Origini e sostenitori
Il vegetarianismo รจ antichissimo: a quanto sostengono in molti, lo propugnarono persino Buddha, Platone, Socrate, Maometto, Leonardo da Vinci. Dati di Eurispas del 2017 segnalano che circa il 7.6% degli italiani รจ vegetariano di cui 3% vegano, fenomeno di certo in crescita. Per questo motivo le piรน importanti societร scientifiche di nutrizione in Italia, hanno sentito lโesigenza stabilire delle linee guida che possano offrire, a chi opera questo tipo di scelta alimentare, le informazioni necessarie a garantire la copertura dei bisogni nutrizionali per ogni etร e genere (compresa la gravidanza, lโallattamento e nei bambini).
Sei gruppi alimentari per una dieta
Alla base dell’alimentazione vegetariana, ci sono 6 gruppi alimentari (cereali, cibi proteici, verdura, frutta, frutta secca e semi oleosi, grassi), il consumo variato dei quali, in forma non trasformata, permette di ottenere dalla dieta la gran parte dei nutrienti necessari con particolare attenzione a coprire il fabbisogno di Omega-3, calcio, vitamina B12 e vitamina D, nutrienti che non sono automaticamente forniti dal consumo variato dei sei gruppi principali, ma che bisogna sapere come assicurare in una dieta ben pianificata. Dal momento che oggi si sa che una dieta รจ tanto piรน sana quanto piรน รจ ricca di alimenti vegetali, questo modello alimentare puรฒ servire come base anche per pianificare diete onnivore e comunque coerente con la tradizione mediterranea.
Nonni: piรน legumi, piรน memoria
Una curiositร : recenti studi hanno trovato che i soggetti anziani che consumavano piรน di tre porzioni alla settimana di legumi presentavano un miglioramenti delle performance cognitive e questo in relazione al cambiamento negli amminoacidi cerebrali (in particolare di triptofano di origine vegetale) e, di conseguenza, dei neurotrasmettitori cerebrali.
Gli ingredienti benefici
In conclusione: quale scelta fare? Qualsiasi scelta alimentare, se fatta in modo consapevole e responsabile.