Claudio Azzolini, specialista in Oftamologia del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Insubria, offre alcuni preziosi consigli per tutelare i nostri tessuti oculari dal sale del mare, il cloro delle piscine e la luce abbagliante dei limpidi cieli estivi… oltre che degli schermi all’aria aperta
di Claudio Azzolini
L’estate è la stagione del blu. Cielo, mare, piscine e persino bandiere di questo colore per premiare le spiagge migliori. Soprattutto quest’anno, poi, c’è una gran voglia di libertà e leggerezza. Occorre quindi godersi al massimo il blu estivo. Pensando però anche a proteggere i nostri occhi.
Preveniamo le rughe!
La tintarella va bene, meno la forte abbronzatura che, a causa di prolungate esposizioni ai raggi ultravioletti, altera il tessuto connettivo dello strato più profondo della pelle attorno agli occhi formando rughe. Occorre proteggere la pelle attorno agli occhi, non solo quella, con creme solari, ombrelloni e cappelli soprattutto per chi ha pelle molto chiara e gli occhi azzurri.
Pericolo congiuntiviti
Molti tessuti oculari soffrono d’estate. Le congiuntiviti irritative secondarie all’acqua di mare, al cloro delle piscine e al forte vento scompaiono spesso con semplici lavaggi con acqua. Il corpo vitreo può disidratarsi e far evidenziare piccole impurità percepite come fastidiose mosche volanti; è bene bere di frequente. Il cristallino e la retina dopo esposizione protratta alle radiazioni infrarosse e ultraviolette possono generare nel tempo cataratta e maculopatie; sono necessari occhiali protettivi marcati Ce con filtri e montature adeguate.
Schermi in pausa
Anche sotto il cielo blu si utilizzano il computer e lo smartphone e durante l’utilizzo l’attenzione e la concentrazione aumentano, l’ammiccamento palpebrale diminuisce con conseguente scarsa umidificazione e secchezza oculare. Fate una pausa ogni 20 minuti.
Gocce rinfrescanti
Anche l’eccessiva aria condizionata e forte deumidificazione dell’aria ambientale e durante i lunghi spostamenti in auto verso i luoghi di vacanza causano alterazioni del film lacrimale e secchezza oculare. E’ utile il collirio rinfrescante.
Bambini da proteggere
Proteggiamo i bambini, i loro occhi fino a 7-8 anni sono ancora in fase di sviluppo e più vulnerabili all’azione dei raggi ultravioletti che sulle spiagge sono particolarmente intensi anche perché riflessi dal mare e dalla sabbia. Sono necessarie buone lenti scure su montature resistenti a traumi e urti con massima protezione alle radiazioni ultraviolette. Per convincere i più piccoli a indossare occhiali scuri basta spesso l’esempio dei genitori.
Come prendersi cura degli occhi
Approfittiamo dell’estate per ricercare uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale evitando fumo, alcool e stress coltivando invece una buona dieta variegata, attività fisica e socialità. L’allegria e il buon umore, liberando energie benefiche, potenziano inoltre le nostre difese, comprese quelle oculari. Molti concetti di prevenzione di malattie oculari sono esposti nel libro divulgativo Occhi-come prendersene cura (Edizioni Lswr).
Saggezza indiana
Infine, nella millenaria medicina indiana ayurvedica gli occhi sono considerati come porte verso l’interiorità. Guardare cose belle come avviene in vacanza aumenta il benessere di tutto l’organismo.