A fine maggio 100 volontari, tra cui oltre quaranta sub, hanno ripulito il lungolago, recuperando 5 cassonetti d’immondizia e ripristinando spiaggette e sponde
a cura della redazione
Ogni giorno, l’attenzione deve essere rivolta ai consumi e alla dispersione d’inquinanti. Ma una volta l’anno a Porto Ceresio accade di più. Per la seconda volta, infatti, a fine maggio si è svolta l’operazione Blu pulito, che ha radunato un centinaio di volontari, di cui oltre 40 sub, tra gruppi varesini abituati a immergersi nei nostri laghi e sommozzatori provenienti dall’Emilia, dal Piemonte, dal Veneto e dal Canton Ticino. Ciò grazie ai partner coinvolti nel progetto: Sea Shepherd, Acquaclub, Fias, Padi/Aware Project, Esa (European Scuba Agency). Il risultato sono stati quintali di rifiuti recuperati, con ampia la presenza di bottiglie, lattine, sacchetti e bicchieri di plastica, pneumatici, rottami metallici, sedie, scarpe, numerosi pneumatici e batterie.
Insieme per l’ambiente
Molto soddisfatto il team di GODiving, la scuola subacquea varesina che investe da tempo risorse per quest’opera di sensibilizzazione: “Nel complesso perciò la giornata è stata utile per migliorare l’ambiente ceresino e soprattutto per sensibilizzare cittadini e turisti – e speriamo anche i lettori – rispetto alle minacce subite dai laghi prealpini. Conforta che all’iniziativa siano stati interessati e abbiano contribuito anche gruppi, enti e aziende del territorio come OpenjobMetis, Associazione Bersaglieri di Porto, Luppoli e Uva, Soprad, Equity Factory, REM, VareseMese e Scubaportal”.
I nostri laghi tra rischi e opportunitĂ
Il successo dell’azione di pulizia è stato completato dal convegno I nostri laghi, in cui si è parlato per esempio di come sia possibile ripiantumare le sponde con canneti che diventano rifugi per l’avifauna e varie specie ittiche, così come di come si possa immergersi negli specchi lacustri in sicurezza. Oltre a riflettere su come diverse specie di molluschi d’acqua dolce siano fortemente minacciate d’estinzione dal cambiamento climatico, con il rischio di un impatto grave sulle biodiversità dei nostri laghi. Infine, ma non ultimo, è stata approfondita la possibilità d’impiegare l’attività subacquea come complemento terapeutico, oltre che come passatempo..
L’inclusione come leit-motiv
L’inclusione di persone fragili è, del resto, un altro leit-motiv della manifestazione. Quest’anno all’evento hanno partecipato gli atleti special olympics di Asa Varese, nonché ospiti di Villa Miralago, il centro di Cuasso per la cura dei disturbi alimentari. Una presenza non soltanto simbolica, con un aiuto concreto nella differenziazione dei rifiuti raccolti.
in foto: Blu Pulito 2019