Il bagno di folla dell’iniziativa promossa da Coldiretti a Varese conferma l’amore mai sopito della popolazione per le attività legate alle foreste delle Prealpi
Storicamente furono una sorta di “pane dei poveri”, rappresentando un’importante fonte di approvvigionamento alimentare in periodi di carestia. Oggi coglierle durante una gita nei boschi rimane un’attività che piace a grandi e piccini, che ne sono spesso ghiotti. Stiamo parlando delle castagne, ora riscoperte anche perché, naturalmente prive di glutine, possono rappresentare un ottimo sostituto di pane e pasta in caso di intolleranze. Non soltanto. Essendo – se ben cotte – molto digeribili, sono anche un valido rimedio per stanchezza o anemia negli anziani, nelle donne in dolce attesa e nei bambini.
La dietologa: “Frutti molto interessanti”
Molto sazianti per la ricchezza di fibre alimentari e per l’elevato apporto calorico (circa 287 calorie in 100 grammi), in genere vengono consumate arrostite o bollite, anche se possono entrare in qualsiasi ricetta dolce o salata. “Sono frutti molto interessanti sul piano nutrizionale perché ricchi di vitamine (B1, B2, acido folico, B12, C, D), sali minerali (potassio, magnesio, calcio e fosforo) e carboidrati complessi che le rendono simili, per valore nutritivo, ai cereali”, ci spiega Milena Colzani, dietologa dell’ospedale di Saronno, che prosegue: “La naturale dolcezza della farina di castagne, che ha un indice glicemico inferiore a quella del frumento raffinato, la rende adatta alla preparazione di dolci anche per i diabetici. Unico problema è il meteorismo, cioè l’aria nella pancia, legato per lo più a un eccessivo consumo.”
I custodi dell’equilibrio delle nostre foreste
Non è un caso che le castagne siano andate a ruba anche all’edizione “zero” de “Il Bosco in città” promosso il mese scorso a Varese da Coldiretti, che ha così richiamato in piazza della Repubblica oltre 15mila persone. “Ancor oggi la nostra provincia è tra i leader nel Nord Italia per il numero di imprese che effettuano lavorazioni agroforestali: la grande scommessa è stata quella di fare conoscere la nostra storia e il nostro lavoro al pubblico e, nel contempo, sensibilizzare tutti sull’importanza di rispettare e curare il bosco”, ha commentato Roberto Zilio, uno dei veterani dei boscaioli, che definisce “i custodi autentici dell’equilibrio delle nostre foreste”.
Foto: Roberto Zilio, uno dei veterani dei boscaioli varesini