Anche quest’anno a Volandia ha preso quota la serata di gala per raccogliere fondi a favore della borsa di studio per aiutare le ragazze che sognano di pilotare un aereo, ora intitolata a Carlo Castiglioni. Abbiamo intervistato il suo successore alla guida di Air Vergiate, Claudio Tovaglieri
“E’ vero che il volo, così come tante altre attività, è declinato più al maschile. Però per poter volare non occorrono dote fisiche particolari che mancano alle ragazze”: Claudio Tovaglieri, presidente di Air Vergiate, spiega così perché lui veda orizzonti rosa nel classico cielo italiano dipinto di blu: “Anzi, nella mia esperienza le donne sono più portate a essere precise e il volo è precisione, disciplina, quindi sia nel settore civile, sia militare, riescono a dare risultati migliori dei nostro ragazzi”.
Come far decollare un sogno
Insomma, correggere la rotta che lascia a terra le donne è possibile. Proprio per contribuire a questo cambio di traiettoria, anche in questo burrascoso 2020 a Volandia ha preso quota la serata di gala Volo in rosa, che da 3 anni mette le ali al sogno di ragazze che vorrebbero pilotare un aereo, perché il brevetto è costoso e volare quindi non è alla portata di tutti. Un’iniziativa fortemente voluta dal presidente del museo che sorge all’ombra dell’aeroporto di Malpensa, Marco Reguzzoni, e da Carlo Castiglioni, il presidente di Air Vergiate scomparso repentinamente un anno fa e a cui ora è stata intitolata la borsa di studio destinata alle giovani. O, meglio, il prestito d’onore per finanziare senza garanzie un’importante somma, che rappresenta più di due terzi dell’importo brevetto professionale.
Vietato restare a terra
Un investimento cospicuo, ma che secondo Tovaglieri frutterà anche ora, nonostante secondo le attuali previsioni prima di raggiungere livelli traffico aereo del 2019 bisognerà aspettare almeno il 2024. “La licenza di pilotaggio è europea e il suo valore si estende oltre i confini del nostro continente, perché quello dell’aviazione è un mondo uniforme con regole uniformi”, sottolinea infatti il presidente della scuola di volo, fondata nel 1945: “Avere una licenza di pilotaggio per aeroplano o elicottero consente dunque di lavorare non soltanto in Italia. Sei mesi fa la Boing stimava che nel mondo fossero richiesti più di 500mila piloti per i prossimi vent’anni. Ora, per le ragioni che tutti conosciamo, questa prospettiva ha subito una battuta d’arresto. Ma il mondo sta andando in quella direzione”. E le ragazze non possono restare a terra.