Un gruppo di associazioni locali ha invitato il primatista mondiale natio di Busto Arsizio al Cinema Teatro Lux: “Adesso mi dedico soprattutto ad attività di educazione e didattica, avvicinando bambini e ragazzi all’acqua, e alla promozione e protezione degli oceani”
a cura della redazione
E’ tornato a respirare aria di casa a pieni polmoni, il recordman di immersione in apnea Gianluca Genoni. Lo ha fatto nel corso di una serata al cinema teatro Lux del “suo” rione Sacconago a Busto Arsizio: un evento rimandato all’inizio della pandemia nel 2020 e finalmente organizzata a novembre di quest’anno.
L’uomo e il mare
Ad applaudire il primatista mondiale – in quella sala dove da bambino la mamma lo portò a vedere un film con Bud Spencer, come ha raccontato sul palco al nostro direttore, Chiara Milani – , c’erano tanti amici di una vita, ma anche appassionati del suo sport e amanti dell’ambiente marino a vario titolo. Non a caso la serata, incentrata sul rapporto tra l’uomo e il mare, è stata promossa da diverse realtà locali: la parrocchia dei santi Pietro e Paolo, con i volontari del Cinema Teatro Lux, che ha ospitato l’iniziativa, così come la Famiglia Sinaghina, l’Associazione dei Commercianti di Sacconago e quella dei Marinai d’Italia, l’Acli locale e Legambiente, a cui si è aggiunta la partecipazione dei promotori della campagna Stop Finning contro l’uccisione degli squali per averne le pinne.
Un tuffo dove l’acqua… sarà più blu
Pur fisicamente lontano dalle coste, Genoni si è (ri)tuffato in acqua, dapprima guardando con i presenti la proiezione del docufilm La voce del mare e poi immergendosi nei ricordi dei suoi record, degli incontri e di viaggi in ambienti contaminati. Una full immersion che ha toccato anche la tematica della necessità di proteggere le distese blu, dal litorale fino agli abissi. Del resto, da profondo conoscitore di questi ecosistemi, dopo i record l’apneista si è dedicato alla conduzione televisiva di programmi sportivi e sull’ambiente marino. Inoltre, oggi è impegnato nella tutela e salvaguardia del mare e in diversi progetti di ricerca medico-scientifica. “Adesso mi dedico soprattutto ad attività di educazione e didattica, avvicinando bambini e ragazzi all’acqua, e alla promozione e protezione degli oceani, con i miei sponsor, che sono legati a questo ambiente”, ha spiegato Genoni, che per seguire la sua passione si è trasferito lontano da Busto, ma non dimentica il ragazzino che fu e proprio per le giovani leve s’impegna: “Lavoriamo per cercare di dare un mare migliore alle future generazioni”.