Considerato l’aumento della vita media, crescono i casi di persone affette da questa patologia, che rappresenta la prima causa di ipovisione e di cecità del mondo occidentale e colpisce soprattutto gli ultra 65enni. In Italia si stima che ne sia affetto oggi più di un milione e mezzo di persone con circa 200mila nuovi casi all’anno. Ecco il vademecum di Claudio Azzolini, direttore della Clinica Oculistica e della Scuola di Specializzazione in Oftamologia dell’Università dell’Insubria
di Claudio Azzolini
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Che cos’è?
Nell’occhio la macula è la porzione più importante della retina, dove si forma la visione centrale. La macula può andare incontro a diversi tipi di malattie, ovvero di maculopatie, e quella legata all’età è molto frequente.
Perché si forma?
A causa di molti fattori metabolici, funzionali, genetici e ambientali, come scorretti stili di vita. La forma umida insorge in maniera acuta in pochi giorni a causa di formazione di vasi anomali, la seconda, più frequente, insorge lentamente nel corso dei mesi e degli anni per alterato trasporto di fattori nutritivi.
Che sintomi presenta?
Progressiva riduzione dell’acuità visiva centrale e visione deformata degli oggetti, fino ad arrivare a deficit irreversibili della funzione visiva centrale. Tipicamente, nella fase iniziale, vengono viste storte le righe dritte, come quelle delle piastrelle del bagno o della cucina. Nella fase finale non si riesce più a vedere quello che si sta fissando, si vede solo lateralmente. Non si diventa ciechi, ma si hanno grosse difficoltà nella lettura e nel vedere quello che si ha davanti agli occhi.
Come si fa la diagnosi?
Con i nuovissimi scan retinici. Sono perciò importanti la tempestività e il contemporaneo sviluppo di rapide procedure di presa in carico del paziente, magari mediante progetti di telemedicina, già testati con successo ma ancora scarsamente disponibili.
Cura?
Abbiamo oggi farmaci molto efficaci. Nella forma umida vengono iniettati farmaci nella cavità oculare in maniera indolore, bloccando l’evolversi della malattia spesso con recupero visivo. Occorre però spiegare bene al paziente che i cicli di terapia iniettiva da affrontare possono essere tanti e protratti anche negli anni fino all’arrestarsi completo della maculopatia.
Prevenzione?
Vivere in un ambiente sano, mangiare pesce, verdure a foglie verdi e frutta e verdura di colore giallo o arancione. Occorre tenere sotto controllo l’apparato cardiovascolare, il colesterolo e i trigliceridi, limitare il consumo di alcool e non fumare. È importante proteggere gli occhi dalla luce, poiché le maculopatie sono più frequenti nelle persone che lavorano all’aria aperta e in luoghi particolarmente esposti alla luce del sole come contadini, pescatori, o coloro che lavorano nei cantieri all’aperto. Ulteriori notizie saranno viisbili nel libro di prossima pubblicazione Occhi – come prendersene cura.
E gli aspetti psicologici?
Non si diventa ciechi, ma la degenerazione maculare legata all’età può essere associata ad ansia e depressione, soprattutto per la perdita della capacità di lettura, la perdita della patente e per la difficoltà di muoversi nella vita quotidiana, anche se è possibile muoversi in ambienti conosciuti. Ma l’intelligenza può funzionare bene anche con poca vista, come hanno fatto Omero, Johann Sebastian Bach, o Jorge Luis Borges.
In foto: Claudio Azzolini