Valentina Varese, fondatrice e presidente dell’associazione di consumatori Avvocati al tuo fianco, con sede in via Valganna nella Città Giardino, spiega ai nostri lettori come detrarre i costi per lo sport dei figli
di Valentina Varese
Lo sport, si sa, fa bene e non soltanto in senso fisico. Il modello 730, infatti, permette di detrarre le spese sportive dei figli a carico nel rispetto di determinati requisiti e limiti di spesa. E’ possibile, dunque, detrarre tutte le spese sostenute l’anno precedente per i ragazzi che hanno compiuto 5 anni o che hanno avuto 18 anni per una parte, seppur minima, del 2018. Una volta raggiunta la maggiore età, non si potrà più fruire del rimborso fiscale.
Qual é l’importo massimo
La detrazione che può essere richiesta è pari al 19% della spesa sostenuta entro il limite massimo di 210 euro di uscite “per ciascun ragazzo”: pertanto se 210 euro sono la spesa massima, quello che si può portare in detrazione, per ciascun ragazzo, saranno al massimo 40 euro, ovvero il 19% di 210 euro.
Chi può fare richiesta
ll soggetto che può detrarre la spesa sostenuta è l’intestatario della fattura e della ricevuta; se invece questa è intestata al minore, la detrazione della spesa sportiva potrà essere richiesta da tutti e due i genitori.
Quali strutture hanno i requisiti
Le strutture sportive devono poi rispondere alle caratteristiche individuate dal decreto del 28 marzo 2007 emanato dal Ministero delle Politiche giovanili, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, che ha definito cosa si intenda per associazioni sportive, palestre, piscine e simili. Quindi, quali sono le strutture abilitate. Oltre alla documentazione necessaria per fruire dell’agevolazione.
I controlli
In caso di controlli documentali da parte dell’Agenzia delle Entrate, bisognerà aver cura di conservare bollettini, fatture, ricevute o quietanze di pagamento nelle quali dovranno essere indicati i seguenti dati:
• Nome della struttura, con denominazione o ragione sociale e sede legale, oppure, se persona fisica, il nome, cognome, la residenza e il codice fiscale dei soggetti che hanno reso la prestazione;
• la causale del pagamento;
• l’attività sportiva esercitata;
• l’importo corrisposto per la prestazione resa;
• i dati anagrafici di chi pratica l’attività sportiva;
• il codice fiscale di chi effettua il pagamento.
L’esperto risponde
Per qualsiasi dubbio, ci si può sempre comunque rivolgere a un esperto.
In foto: Valentina Varese