Testa&cuore

di Andrea Mallamo

Alla luce della Riforma del terzo Settore, se n’è parlato nella tavola rotonda promossa in occasione dei 30 anni dell’Auser comprensoriale di Milano, associazione da sempre impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani

a cura della redazione

Il volontariato sarà sempre più protagonista del futuro. Potendo e dovendo avanzare proposte alla pubblica amministrazione, anziché attenderle. La svolta epocale nasce dalla Riforma del Terzo Settore, che rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana. A spiegarlo, alla tavola rotonda promossa in occasione dei 30 anni dell’Auser comprensoriale di Milano nella suggestiva cornice della Sala degli Specchi di Villa Ghirlanda Silva a Cinisello Balsamo, è stato l’avvocato Luciano Gallo, esperto di rapporti fra pubblica amministrazione ed enti del Terzo Settore. 

Volontariato protagonista del futuro

Il legale, tra i massimi esperti a livello nazionale del cambiamento legislativo in atto, è stato uno dei relatori dell’incontro sui nuovi strumenti di co-programmazione e co-progettazione – moderato dal nostro direttore, Chiara Milani –  che ha visto presenti numerosi interlocutori strategici nell’ambito dell’amministrazione condivisa: da Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, a Franca Di Stefano, della segreteria dello Spi del capoluogo lombardo; da Rossella Sacco, portavoce del Forum del Terzo Settore della Città di Milano a Diana De Marchi, consigliera con delega al lavoro, politiche sociali, Terzo Settore della Città Metropolitana milanese; da Andrea Fanzago, presidente del Centro servizi per il volontariato meneghino, fino a Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano. Senza dimenticare il “padrone di casa”: Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello Balsamo e vicepresidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) regionale (NB SCRIVERE LA PARTE IN ROSSO SOLTANTO SULL’ARTICOLO NEL WEB). Tutti concordi sul fatto che oggi, oltre a tanta passione, per fare donare il proprio tempo impegnandosi a favore della collettività, serva pure molta preparazione.

Bisogni e contesto in evoluzione

In tale contesto, a ricordare l’impegno che in Italia, in Lombardia e in provincia di Milano l’associazione svolge da decenni e in che modo questa realtà si stia già attrezzando concretamente per i cambiamenti in atto, sono stati rispettivamente i presidenti a livello nazionale, Domenico Pantaleo, regionale, Fulvia Colombini, e comprensoriale, Luigi Ferlin. Quest’ultimo ha così spiegato la cifra dell’incontro: “È tempo di rimotivare i volontari, in base alle esigenze della comunità che sono cambiate. Auser ha sempre creduto nel volontariato organizzato e strutturato, così come nella formazione continua: è ciò che ci ha permesso, ad esempio, di rispondere in tempo reale all’emergenza della pandemia aiutando migliaia di persone ed è ciò che ci consentirà di ascoltare i reali bisogni della cittadinanza in un contesto in continua evoluzione”.

Articoli Correlati