Salute in vaso

di Milani

Impariamo a respirare meglio al chiuso. La stagione da vivere all’aperto volge al termine, ma possiamo apprendere come ripulire l’aria che ci circonda tra le mura domestiche e in ufficio con un semplice tocco green. Il floral designer gallaratese Marco Introini ci insegna qual è il verde da coltivare in appartamento per rimuovere dagli ambienti i vapori chimici dannosi: “50 piante da interno assorbono i gas nocivi” 

di Marco D. Introini

Fiori e piante sono meraviglie della natura che ci donano la loro bellezza, ma anche – tramite la sintesi clorofilliana – aria pura. Un toccasana per l’uomo non soltanto durante la bella stagione, bensì pure quando le temperature si fanno più rigide e si torna a passare molto tempo in casa e in ufficio. Perché non si può né lavorare né, in generale, vivere bene, se non si respira bene. E’ dunque importante imparare a conoscere meglio le proprietà del verde che ci circonda, anche al chiuso.

Depurare l’atmosfera di casa
Secondo una ricerca condotta dalla Nasa nell’ambito di studi sulla purificazione dell’aria nelle basi lunari, vi sarebbero almeno 50 comuni piante d’appartamento in grado di rimuovere dagli ambienti i vapori chimici dannosi per la salute, poiché – oltre a svolgere il loro naturale ciclo con la fotosintesi clorofilliana – hanno un notevole effetto depurativo dell’aria che respiriamo. Alcune sono in grado di assorbire i gas volatili, nocivi alla salute, e possono quindi eliminare sostanze velenose quali la formaldeide, benzene, presenti in alcune colle per mobili, e il tricloroetilene, che si può trovare negli smacchiatori. Di seguito eccone alcune.

Chamaedorea elegans 

Somiglia a una palmetta nana: è davvero resistente a qualunque “maltrattamento”, adatta anche a ambienti poco illuminati e assorbe 6 microgrammi/ora di ammoniaca, che alla base di molti prodotti per la pulizia della casa.

Falangio variegato

Questa comune e robustissima piantina, che conosciamo come ricadente da “ciotola”, con foglie lunghe e appuntite bianco-variegate, si adatta a ogni ambiente e cura e ha una grande capacità di “incassare” inquinanti ambientali in ambienti chiusi (7 microgrammi/ora di formaldeide).

Aglaonema crispum 

E’ una pianta robusta ed elegante dal colore verde maculato spento e ha la speciale caratteristica di aumentare nel tempo la sua capacità di assorbimento di tossine se esposta per tempi lunghi ad ambienti inquinati (7 microgrammi/ora di formaldeide).

Sansevieria trifasciata 

Dagli anni Settanta in poi è entrata in un po’ tutte le case. Molto comune, è di semplicissima cura e pure dotata di una caratteristica anomala: al contrario della maggior parte delle piante, anche durante la notte continua a svolgere una leggera attività di sintesi, producendo quindi ossigeno e assorbendo anidride carbonica. E’ adatta dunque ad arredare stanze affollate o spesso chiuse.

Ficus benjamina

Lo conoscono tutti e  fa spesso disperare per la caduta delle foglie, è la più conosciuta tra le piante d’appartamento è anche una buona “consumatrice” di formaldeide (12 microgrammi/ora). Richiede un ambiente luminoso costante e buone irrigazioni. Mal sopporta il freddo, il secco e le correnti d’aria, ma se è in piena salute, è un vero spettacolo!

Spathiphyllum 

Assai popolare, può assorbire sino a 19 mg/ora di acetone.

Aloe vera

Possiamo perciò tranquillamente affermare che veramente le piante migliorano la nostra vita. Alcune però riescono addirittura a curarla. E’ il caso dell’Aloe vera dalle cui foglie si estrae un succo particolarmente denso che contiene numerosissimi principi attivi dalle proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, depurative, nutrienti, remineralizzanti. L’aloe ripristina la funzionalità dell’intestino pigro, svolgendo un’azione riequilibrante del pH e della flora batterica, è in grado di svolgere un’azione protettiva per lo stomaco, ha proprietà cicatrizzanti e potenzia la sintesi del collagene aumentando la rigenerazione cellulare. Qualcuno magari avrà scoperto questa piante in vacanza come componente di alcuni doposole o ingrediente di succhi da bere, ma anche al ritorno a casa non è dunque da dimenticare.

Essenze di vita

Quando pensiamo alle piante, ricordiamoci quindi che sono essenziali alla nostra vita, e che il minimo che possiamo fare è imparare ad avere più cura e rispetto per loro.

In foto: Marco D. Introini

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