Monsignor Claudio Livetti, decano di Busto Arsizio riflette su salute, economia e vita sociale
di monsignor Claudio Livetti
A tutti รจ capitato di correre per non perdere il treno e, allโora di educazione fisica, di correre per il salto degli ostacoli o prendere la rincorsa per il salto in lungo. Questo รจ tempo di ridiventare atleti.
La salute รจ ancora minacciata
Negli Ospedali continua incessantemente il lodevole impegno del personale, col vantaggio di un anno di esperienza. I medici di famiglia stanno curando a domicilio i positivi al Covid 19. Le Case di Riposo hanno blindato gli ospiti, con misure difensive che evitano i danni dellโanno scorso. Anche i cittadini, volenti o nolenti, hanno accettato i limiti imposti per frenare gli effetti devastanti del minuscolo nemico invisibile. ร un ostacolo non ancora superato. I molti ricoveri e il picco di morti, che lo scorso 8 aprile ha superato la cifra di 700, lasciano ancora nello sgomento eย nellโincertezza. Si impone la corsa ai vaccini e soprattutto alla loro somministrazione, per mettere in sicurezza gli anziani, i fragili e tutta la popolazione. Infonde speranza il responsabile nazionale, un gerarca militare, che smuove dal passo di lumaca a quello di bersagliere. Saranno poi da rincorrere i pazienti oncologici, cardiopatici e affetti da qualche patologia che รจ stata trascurata a motivo della pandemia.
Lโeconomia รจ compromessa
Siamo tutti stanchi, ma alcuni sono esasperati: la chiusura delle fabbriche, lโazzeramento dellโindustria dello straniero (il turismo), la riduzione delle attivitร commerciali, la perdita per alcuni dellโunica fonte di reddito familiare ha messo molti in ginocchio. Piccoli negozi e imprese artigianali hanno dovuto chiudere forse per sempre. Qualche padre di famiglia ha sfamato i suoi figli col pacco della Caritas o della San Vincenzo, con lโumiliazione di nonย poterlo fare col pane guadagnato da lui, come prima della pandemia. Si รจ cercato di mettere in atto, seppur con difficoltร , una serie di misure di emergenza per evitareย il peggio o un collasso totale: con ristori, cassa integrazione, blocco dei licenziamenti, politiche monetarie non convenzionali. Si รจ allargata la forbice delle disuguaglianze. Qualcuno nella pandemia perfino si arricchisce, ma il ceto medio diventa povero e il povero finisce in miseria. Si รจ evidenziata la differenza di conduzione tra le regioni dโItalia per lโaccesso alla sanitร , allโistruzione, alla disponibilitร di risorse. Occorre una rincorsa e un balzo in avanti per raggiungere un traguardo accettabile, con unโazione virtuosa che agisca congiuntamente su lavoro, ambiente, diseguaglianze e senso del vivere. Sรฌ, anche questo, come ricorda il principio del bene comune e lโarticolo 3 della nostra Costituzione: creare le condizioni per la fioritura della vita umana di tutti, a partire dagli ultimi e dagli scartati.
La vita sociale รจ mortificata
Abbiamo subito perdite formative e tempi di vita sociale difficilmente recuperabili. Guai se lโanno scolastico continuasse con la didattica a distanza e non finisse in classe: il bambino ha bisogno di incontrare i compagni della scuola dellโinfanzia, il ragazzo vuole sentire il profumo della maestra e ammirare la sua eleganza, lโadolescente vuole interfacciarsi col prof dalle maniere burbere ma bravissimo a spiegare, il maturando ha diritto di avere un esame non da burla. I ragazzi del catechismo devono tornare allโOratorio e sperimentare lโanimo amichevole e paterno del Don, intravisto solo sul computer. Gli sportivi devono tornare in piscina e in palestra, gli amici devono potersi intrattenere al bar a litigare per lo sport e la politica, le donne curiosare sulle vetrine dei negozi riaperti e farsi belle al centro estetico, gli anziani tornare finalmente in Chiesa per la Messa. Gli amanti dello spettacolo, dellโarte drammatica e dei concerti vogliono saziare una fame che li ha tenuti digiuni per piรน di un anno, i soci dei club ritornare ad incontrarsi e sorridere senza lo schermo della…museruola. Per arrivare a ricostruire la vita aggregativa e sociale, gravemente compromessa da un anno, non basterร un piccolo balzo, ma occorrerร una rincorsa decisa ed energica.
Saltati questi tre ostacoli non pretendiamo di arrivare al paradiso terrestre. Ci basta recuperare il piรน in fretta possibile una sana normalitร .