144 istituti del Varesotto a lezione di alimentazione sostenibile e solidale. Un terzo delle famiglie lombarde ritiene centrale il ruolo della scuola nell’educazione al consumo del cibo, che può contribuire a salvare il pianeta
a cura della redazione
Oltre l’80 per cento del cibo consumato dall’uomo è di origine vegetale. Ecco perché, se da un lato la salute di questi organismi è fondamentale per la sicurezza alimentare, dall’altro un’alimentazione più sostenibile può contribuire a salvare il pianeta. Ognuno, però, deve giocare la propria parte, perché soltanto affrontando insieme lo spreco alimentare si può generare un impatto effettivo e duraturo. È questo l’impegno che istituzioni, società civile e imprese hanno voluto affermare durante l’incontro Non sprechiAMO il cibo: per un’alimentazione più sostenibile, che si è tenuto il mese scorso a Milano e che ha visto protagonisti diversi attori coinvolti nella lotta contro un modello di alimentazione definito “non più accettabile”.
Moments not to be wasted
Del resto, basti pensare che più di un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene sprecato per cattiva conservazione. Una brutta abitudine da imparare ad evitare fin da piccoli. In quest’ottica, secondo l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/SWG, il 33% delle famiglie lombarde ritiene centrale il ruolo della scuola nell’educazione alimentare. Non è dunque un caso che, in occasione del convegno, sia annunciata la quarta edizione dell’iniziativa Momenti da non sprecare, progetto ludico-didattico che Whirlpool Emea (Europe, Middle East & Africa) – che ha il suo quartier generale nell’Alto Milanese, a Pero, e 1 dei 6 stabilimenti italiani a Cassinetta di Biandronno, nel Varesotto – dedica alle scuole primarie per sensibilizzare i bambini e le famiglie a dare il giusto valore al rapporto quotidiano con il cibo, da scegliere, conservare e consumare con consapevolezza.
L’iniziativa mette gratuitamente a disposizione delle scuole: il kit didattico con materiali per gli studenti e i docenti, un sito online con curiosità e attività aggiornate ogni mese, e il concorso educativo Talent Kitchen per accogliere e premiare l’impegno delle classi sul tema dell’alimentazione sostenibile e solidale. Con numeri importanti.
La carica delle 2.500 scuole
Soltanto nell’ultima edizione, infatti, il progetto ha coinvolto 1 milione di persone e oltre 1.600 scuole primarie in tutta Italia, Polonia e Slovacchia. Nell’anno scolastico 2019-2020, crescerà poi ulteriormente, entrando in aula anche nel Regno Unito e ingaggiando così complessivamente 2.500 scuole e 2 milioni di persone in Europa. In particolare, in Lombardia gli istituti scolastici raggiunti saranno 390, di cui ben 144 nel Varesotto.
Varese dà il buon esempio
Peraltro, la Città Giardino è stata anche citata nel convegno milanese come esempio virtuoso “La legge 166/2016 “antispreco”, che è la prima di economia circolare in Italia, offre strumenti e opportunità creando una rete tra enti non profit e imprese, per una gestione efficiente delle eccedenze”, ha infatti dichiarato l’onorevole Maria Chiara Gadda, nata a Tradate, prima firmataria della legge: “In Lombardia, come ci dimostrano i dati presentati oggi, abbiamo terreno fertile grazie alle realtà del Terzo Settore e delle imprese che, facendo rete, rendono il recupero molto più efficiente. Anche gli enti locali del territorio si stanno dimostrando all’avanguardia: Milano, Varese, Bergamo e alcuni comuni più piccoli hanno inserito lo sconto Tari per chi dona”.
Lombardia virtuosa
Peraltro, la sensibilità sul tema si configura nella nostra regione come un comportamento consolidato, con una crescente attenzione dei cittadini nell’attuare comportamenti virtuosi: sempre secondo l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/SWG, infatti,il cibo si getta meno di una volta al mese per la metà delle famiglie, dato lievemente migliore rispetto a quello nazionale del 48%. Solo il 4% degli intervistati dichiara di buttare alimenti più volte nel corso della stessa settimana, contro il 7% in Italia. Inoltre, il 31% dei cittadini in Lombardia dichiara di aver notato significative diminuzioni nelle quantità di cibo sprecato a livello domestico, modificando le proprie abitudini di consumo. Ad esempio, quasi 7 su 10 consigliano di privilegiare il check preventivo sulle quantità da acquistare, mentre quasi due terzi dichiara di congelare quanto che non riesce a mangiare a breve. Infine il 59% presta attenzione alle quantità impiegate nel momento della preparazione dei pasti.
La salute è servita
Insomma, con qualche buona abitudine la salute nostra – e del pianeta – è servita.
in foto: Il progetto ludico-didattico Momenti da non sprecare è giunto alla quarta edizione