Dame e cavalieri di oggi

di Andrea Mallamo
chiara milani direttrice

A novembre 2021 fotografiamo la realtà femminile grazie a un team d’eccezione di donne e uomini che, tra storia e attualità, ci fanno riflettere sul mondo in cambiamento di cui siamo protagonisti. Anche a livello locale

Di Chiara L. Milani

Il ddl sulla parità salariale tra uomo e donna è (finalmente) legge. Il dibattito sulla possibilità di eleggere una Presidente al Quirinale trova (almeno) spazio sulle tv nazionali. La giornata internazionale contro la violenza di genere di avvicina (ancora una volta). E’ in tale contesto che diamo alle stampe questo numero della nostra testata. Un mese, quello di novembre, che ormai da qualche anno dedichiamo alla tematica femminile. Così come quello di marzo, in concomitanza con un’altra giornata internazionale: quella, per l’appunto, delle donne.

 

Un uomo in copertina per le donne

Stavolta, come volto di copertina abbiamo per scelto un uomo: Antonio Caprarica, noto giornalista e scrittore, che parla di una regina che è già leggenda – Elisabetta II – tra scarpetta e soffitto di cristallo. Un’immagine che ben riassume la condizione delle donne nel 2021, in bilico tra le favole e la dura realtà quotidiana, tra i sogni da bambina e le difficoltà della vita adulta, tra tradizioni che vanno ormai strette e un futuro di pari opportunità che non riescono ancora a toccare…

 

Cavalieri…

Assieme a Caprarica, altri uomini danno voce alle donne sulla nostra rivista: dall’economista della Liuc Massimiliano Serati al cartoonist Tiziano Riverso, dal game designer Luca Borsa alle prevosto di Busto Arsizio, Claudio Livetti, fino allo psicologo e psicoterapeuta Paolo Bozzato e il giornalista sportivo Dario Ricci. Ma anche il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni, che anche quest’anno ha voluto aiutare una donna a diventare pilota con l’evento Volo in rosa o il numero 1 della Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi, che ha presentato il nuovo Comitato imprenditoria femminile e persino l’urologo e andrologo Francesco Gaeta, che nel suo libro Questo virus ha rotto gli zebedei fa notare come, neanche in tempo di pandemia, una donna possa essere sostituita da una bambola di silicone. Senza dimenticare il contributo di due imprenditori filantropi: Riccardo Comerio, cavaliere del Sacro ordine della Spada del lago, che ha dato alle stampe Le ricette della gran dama per aiutare le monache del monastero di San Giuliano a Fermo e Bruno Paneghini, l’Olivetti bustocco, che ha tenuto a battesimo il roadshow del robot collaborativo nato per fare innamorare delle materie Stem (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) anche le studentesse. Mentre, quasi a chiudere il cerchio, il floral designer Marco Introini ci illustra l’”omaggio floreale” appena fatto in Francia alla memoria di una sovrana molto discussa.

…e dame

Poi ci sono loro, le donne che, col loro esempio, infondono fiducia nel domani e che hanno scritto direttamente per noi: dalla professoressa di Economia e gestione delle imprese all’ateneo Cattaneo, nonché direttore di Aifi (l’associazione italiana che raduna i fondi di private capital), Anna Gervasoni, alla collega responsabile del laboratorio di Fisiologia cellulare e molecolare dell’Università dell’Insubria, Elena Bossi. Mentre l’esperta di Scienze del comportamento animale, Sabrina Giussani, parla delle mamme… a quattro zampe.

Mettiamoci la faccia!

In alcune delle iniziative che vi raccontiamo, chi vi scrive ci ha anche personalmente messo la faccia, presentandole o contribuendovi in altro modo. Non per esasperare un conflitto di genere, ma – al contrario – per ridurlo. Nella convinzione che soltanto uniti, dame e cavalieri di un tempo, uomini e donne di oggi, si possa sconfiggere la pandemia e costruire un nuovo mondo. Che non sarà più quello della regina Elisabetta II, ma potrebbe essere migliore. Cominciando dalla nostra comunità.

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