Steam space

di Andrea Mallamo

Mentre le scuole chiudono per vacanza, Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria, spiega che con il prossimo anno scolastico negli istituti secondari di primo grado sono in arrivo spazi fisici dove vedere i mestieri di domani, per poter scegliere al meglio il proprio futuro

di Chiara Milani

E’ evidente che aver tagliato del 50 per cento risorse e ore all’interno di qualsiasi genere di scuola, quindi dai licei gli istituti tecnici, è stata una misura molto semplicistica: se c’era qualche perplessità, si poteva analizzare, ma ci sono istituti tecnici che hanno una fortissima propensione nei confronti dell’alternanza scuola-lavoro e aumentano le ore obbligatorie proprio perché capiscono che la vicinanza col mondo delle imprese crea un’opportunità incredibile per i propri ragazzi e soprattutto crea un’occupabilità futura per coloro che la fanno”. Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria e già al vertice dell’Unione degli industriali della provincia di Varese, ha le idee chiare. Anche in piena crisi economica, l’industria fatica a trovare personale da assumere. Ecco perché bisogna intervenire. Al più presto.

L’anello debole dell’istruzione

Come fare, lo ha illustrato alla trasmissione Prospettive. Ribadendo l’importanza dell’orientamento e quindi di che cosa fare dopo la vecchia terza media. Un momento in cui le famiglie hanno ancora un ruolo centrale per evitare di sbagliare una scelta fondamentale di vita. “E proprio questo l’anello debole dell’istruzione”, ha infatti sottolineato Brugnoli: “Noi abbiamo lanciato il progetto Steam Space, ovvero luoghi fisici da mettere in tutti i 7.239 plessi scolastici delle scuole secondarie di primo grado”. Si tratta di una sorta di nuovo modalità di visione dei lavori del futuro, composta da quattro pareti, di cui una totalmente digitale, collegate anche con le imprese in maniera virtuale. Cosicché i ragazzi, le famiglie e i docenti possano vedere i mestieri di domani.

Novità in arrivo da settembre

Del resto, Steam sta per Scienze, tecnologia, engineering, arte e matematica, “perché dobbiamo avere ancora una certa cultura del bello, una certa cultura del saper fare quindi indicate verso la manualità”, evidenzia il vicepresidente di Confindustria.

Pareti di vetro

Due pareti saranno poi di vetro, perché questo contesto deve essere inclusivo: gli studenti, i genitori, gli insegnanti devono curiosare attraverso le pareti per vedere come sarà il proprio futuro”. Un’idea innovativa, che secondo Brugnoli sarà già attiva negli istituti con l’inizio del prossimo anno scolastico. Come lancio iniziale, in tutte le province italiane. Per poi coinvolgere lintero territorio nazionale.

GUARDA L’INTERVISTA

Articoli Correlati