Il coronavirus non ha cancellato l’amore per il ciclismo: ha soltanto cambiato il modo di esternarlo. Lo spiega il nostro esperto, Luigi Cazzola, presentando la 22esima edizione della competizione femminile su strada
di Luigi Cazzola
“E’ primavera, svegliatevi bambine” cantava Alberto Rabagliati nel 1941, quando si era in pieno tempo di guerra. E oggi in questa nuova guerra, una guerra durissima contro un nemico invisibile di nome “coronavirus”, il quale, seppure in modo diverso, uccide come allora, arriva dalle giovani donne un messaggio di speranza. Infatti, la vita non si ferma. La vita, nonostante tutto, va avanti, ed è più forte di tutto, anche di un subdolo virus. Questo messaggio arriva dalle ragazze che corrono, dalle ragazze che non si fermano. Il virus ha posto ostacoli di ogni genere, ha chiuso i teatri, i cinema, i ristoranti, i bar, ma non ha potuto chiudere le strade. Pertanto il ciclismo che, nella strada ha la sua casa, non si è fermato e non si fermerà.
Risboccia il trofeo Binda
Domenica 21 marzo 2021 si disputerà, con partenza da Cocquio Trevisago e arrivo a Cittiglio, la 22^ edizione del Trofeo Alfredo Binda – Comune di Cittiglio, importante classica di ciclismo internazionale alla quale partecipano tutte le più forti cicliste “elite” del mondo. La gara sarà preceduto in mattinata, dall’ottavo Piccolo Trofeo Alfredo Binda – Valli del Verbano, prova della Coppa del Mondo per donne juniores, sempre con stessi Comuni di partenza e arrivo.
Tra protocolli stringenti e voglia di rinascere
Dovranno essere osservate tutte le prescrizioni imposte dalla pandemia: “Si tratta di protocolli molto stringenti che osserviamo con scrupolosa attenzione”, ha precisato Mario Minervino, Presidente della Cycling Sport Promotion, società organizzatrice delle due corse. Tuttavia le ragazze correranno e questo è un messaggio importante che dimostra la voglia di rinascere e di risollevarsi. Certamente non sarà possibile ammirare il grande pubblico di una volta sullo splendido viale d’arrivo di Cittiglio, non sarà possibile richiedere un autografo o una foto ricordo . Non mancherà però l’entusiasmo delle atlete, le quali garantiranno il massimo impegno in gara e di conseguenza un grande spettacolo. Il coronavirus non ha cancellato l’amore per il ciclismo: ha soltanto cambiato il modo di esternarlo.
foto: Cicliste in azione al Trofeo Alfredo Binda (Ph Ilaria Benati)