L’erede racconta l’arte di Maria Lai
di Chiara Milani
Macché infanzia difficile. “Maria Lai è stata una bambina e una donna felice: le sue opere esprimono questa gioia”. Con una frase la nipote Maria Sofia Pisu cancella subito alcuni dei luoghi comuni che circolano in rete sulla vita della più grande artista al mondo di fiber art. “Tutti abbiamo avuto qualche difficoltà da piccoli, ma io non l’ho mai sentita lamentarsi delle sue”, prosegue l’erede, che dipinge la zia come “una donna molto colta, che fino all’ultimo leggeva libri di filosofia e di scienza”.
Manualità in eredità
Maria Lai desiderava conoscere in modo approfondito anche le materie che usava, “perché, se non le sai maneggiare bene, non puoi creare”, incalza Pisu. Del resto, in famiglia tutti hanno sempre avuto una buona manualità. E molta generosità. Tanto che l’artista sarda ha regalato un po’ della sua arte ai suoi amici, come ricorda sempre la nipote: “Amava organizzare feste e tutti quelli che venivano se ne andavano con un regalo fatto a mano da noi”.
Foto: Maria Lai con l’allieva e amica Franca Sonnino