Il cinema ha sempre trovato nei laghi una fonte inesauribile di ispirazione. Queste location suggestive, con i loro paesaggi idilliaci e atmosfere spesso cariche di mistero, hanno ospitato alcune delle scene più memorabili della storia della Settima arte. Contribuendo a creare ambientazioni uniche e indimenticabili
a cura della redazione
Non sono soltanto semplici location, ma veri e propri personaggi che arricchiscono le storie con la loro presenza unica. Dall’America all’Italia, passando per acque noir o romantiche, i laghi continuano a offrire scenari indimenticabili che affascinano e ispirano cineasti e spettatori di tutto il mondo. Riavvolgiamo la pellicola e passiamo in rassegna i titoli più indimenticabili.
Viale del tramonto
Uno dei film più iconici girati al lago è sicuramente Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder. Sebbene il titolo richiami l’idea di decadenza hollywoodiana, alcune delle scene chiave sono state girate presso il lago Arrowhead in California. Questo ambiente lacustre contribuisce a creare un’atmosfera di isolamento e malinconia che riflette perfettamente lo stato d’animo della protagonista, una diva del cinema muto ormai dimenticata.
Il talento di Mr. Ripley
Quasi mezzo secolo dopo, un altro film che ha saputo sfruttare il fascino dei laghi è Il talento di Mr. Ripley (1999) di Anthony Minghella. In questo caso, gran parte delle riprese è stata effettuata in Lombardia, sul Lago di Como. La bellezza mozzafiato di questo bacino, con le sue acque cristalline e le eleganti ville che lo circondano, fa da contrasto perfetto alla trama oscura e intrigante del film. Il Lago di Como diventa quasi un personaggio a sé stante, contribuendo a creare un’atmosfera di lusso e pericolo.
Il padrino – Parte II
Ancora, il Lago Tahoe, al confine tra California e Nevada, è stato il suggestivo sfondo di Il padrino – Parte II (1974) di Francis Ford Coppola. Questo film, considerato uno dei migliori sequel mai realizzati, utilizza questo scenario per enfatizzare i momenti di riflessione e decisione del protagonista, Michael Corleone. Le acque calme del lago contrapposte ai conflitti interni di Michael creano una potente metafora visiva della sua solitudine e del peso delle sue scelte.
La grande bellezza
Passando a film più recenti e tornando in Italia, La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino offre uno sguardo magnifico sul Lago di Bolsena. In questo film, il lago serve come luogo di fuga e contemplazione per il protagonista Jep Gambardella, simbolizzando un ritorno alla natura e alla semplicità in contrasto con la complessità e la decadenza della vita romana.
Call Me by Your Name
Infine, Call Me by Your Name (2017) di Luca Guadagnino sfrutta magistralmente il Lago di Garda e il Lago di Como per raccontare una storia di primo amore estivo. Le scene girate al lago, con la loro bellezza tranquilla e la luce dorata, catturano perfettamente l’intensità e la fugacità del sentimento che lega i protagonisti.
Come in un film
Sarà forse per questo che, anche nel Varesotto, quando si va al lago spesso si ha la sensazione di essere in uno scenario da film.