QUANDO IL CAPOLAVORO E’ SERVITO

di Redazione VareseMese

Nella trasmissione Varese Diamo I Numeri, in onda su Rete 55 (canale 88 del digitale terrestre), si è parlato delle eccellenze gastronomiche Made in Italy con l’economista Massimiliano Serati e il cartoonist Tiziano Riverso

Di Chiara Milani

Il periodo è amaro. Ma c’è un settore che lo rende almeno agrodolce. E’ quello dei capolavori della cucina italiana, che traina l’export italiano, oltre che il turismo.

Stiamo parlando di una filiera che in un qualche modo abbraccia in sé tutte le dimensioni del Made in Italy: la creatività, il design, la manifattura e così via”, chiarisce innanzitutto l’economista Massimiliano Serati, che traduce in cifre il comparto: “Parliamo di circa 600 miliardi di euro come controvalore e di una filiera nella quale l’80% della produzione è realizzato in Italia”.

Spritz…iamo allegria

Peraltro, le esportazioni non esauriscono il valore delle eccellenze culinarie tricolore. Dopo il calo durante il picco del periodo peggiore della pandemia, pare infatti pranzi, cene, aperitivi e dopocena abbiano fin qui registrato un’impennata quest’anno. “E’ la famosa storia del rimbalzo post lockdown, che in questo caso è misurabile in modo significativo, perché le occasioni conviviali in cui la filiera di cui parliamo è coinvolta sono cresciute del 110% e hanno contribuito a ripristinare valori di produzione molto vicini a quelli pre-pandemia”, conferma il nostro interlocutore, direttore della Divisione Ricerca applicata e advisory della Liuc Business School.

Bocconi amari

Adesso però a causa del caro bollette, che potrebbe essere peggiorato dalle minacce di Putin relative all’esportazione di grano dall’Ucraina, le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme. Pensiamo soltanto al costo di refrigeramento dei cibi, per fare un esempio. Oppure a quello della cottura. Persino a quello del selz nello Spritz così amato dagli italiani all’ora dell’apericena. “Indubbiamente la situazione si fa un po’ più grigia, non soltanto per questa filiera, ma in generale per tutti”, riflette l’esperto, che incalza: “Rimanendo nell’ambito della filiera della gastronomia e della ristorazione italiana, questi comparti prevedono e misurano impatti meno drammatici rispetto ad altre filiere. Tuttavia il livello della preoccupazione e il campanello d’allarme sono ancora alti, anche perché le prospettive sono estremamente incerte e fare previsioni è davvero difficile”. Anche perché, aggiungiamo noi, bisognerà fare i conti anche col potere di acquisto dei clienti, che molto probabilmente diminuirà. Visto pure l’aumento pure delle bollette domestiche.

Bollette indigeste

Una fotografia della situazione che, purtroppo, descrive anche la realtà del territorio. “Da molte parti arrivano gridi d’allarme che parlano di sopravvivenza: gli esempi di bollette energetiche aumentate di 2, 3, 4, 5 volte, con un’incidenza sul bilancio aziendale che è passata dal 3-4 al 20% sono parecchi”. Di qui, la conclusione del professor Serati: “In un momento in cui il sistema locale cercava di ritornare ai valori pre pandemia, ciò evidentemente significa interrompere una spinta in modo assolutamente drammatico. Quindi il problema al momento è davvero molto, molto spinoso”.

La figura del… salame

Insomma, da noi, al settore delle eccellenze gastronomiche rimarrà comunque il compito di consolarci, almeno a tavola. Mentre, guardando all’estero e dunque tornando a pensare all’export, il cartoonist bustocco Tiziano Riverso sdrammatizza con un’immagine che si rifà al celebre fumettista Benito Jacovitti, il Maestro del salame con le gambe, disegnandone uno in cui campeggia la scritta benaugurante: “Nel mondo vogliamo fare la figura… del salame”. Già. Chi l’avrebbe mai detto.

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DOLCE

600 

Il controvalore della filiera dei capolavori della cucina italiana (che abbraccia la creatività, il design, la manifattura…) in miliardi di euro 

80

La percentuale della produzione realizzato in Italia per il comparto che comprende gastronomia e della ristorazione

110

La crescita percentuale nel 2022 delle occasioni conviviali, grazie  a cui si sono registrati valori di produzione molto vicini a quelli pre-pandemia

56

I milioni di euro (25 per il 2022 e 31 per il 2023) in arrivo grazie al Fondo per il sostegno alle eccellenze della gastronomia

+16%

L’aumento dei fatturati delle aziende di Efcem (l’associazione dei produttori di apparecchi per ristoranti e ospitalità) rispetto al 2019

AMARO

5

Le bollette energetiche sono arrivate fino a quintuplicarsi  nell’ultimo periodo aumentate 

20%

Sono stati segnalati parecchi casi in cui l’incidenza del costo dell’energia sul bilancio azienda è passata dal 3-4 al 20%

45%

I prodotti deperibili (soprattutto eccellenze produttive locali), che quindi necessitano la refrigerazione, rispetto alle vendite medie di un supermercato

48

I miliardi di euro a cui ammonta il deficit del nostro Paese nei primi 6 mesi di quest’anno.

 

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