Gli animali non sono in grado di conversare con le parole, ma riescono a farsi capire in modo diverso. A spiegarlo ai nostri lettori รจ Sabrina Giussani, di Busto Arsizio, past president di Sisca, la societร italiana delle scienze relative al loro comportamentoย
di Sabrina Giussani
Come comunicano gli animali? In alcuni cefalopodi, come le seppie e i polipi, sono presenti “precursori delle emozioni”: questi animali provano dolore, stress e sofferenza, ma non รจ ancora definito se queste percezioni siano simili alle nostre.
Saper interpretare lo scodinzolio
Mentre le espressioni del viso (dilatazione delle palpebre e della pupilla, posizione delle orecchie) e la tensione dei muscoli del corpo indicano che cosa il cane o il gatto stiano provando in quel momento. Il messaggio trasmesso รจ completato anche dai movimenti della coda. Siamo portati a pensare che il fatto che questa parte del corpo nel cane si muova sia sempre legato alla percezione di unโemozione positiva, come per esempio la gioia. Lo scodinzolio, invece, indica lโeccitazione dellโanimale, ma รจ il resto del corpo che definisce cosa sta per accadere.
Fight or flight
Infatti, il cane, il gatto e molti altri mammiferi sono capaci di provare emozioni primarie o di base come la gioia, la paura, la tristezza, la rabbia, il disgusto e la sorpresa. La paura, per esempio, รจ unโemozione che insorge in modo automatico come risposta a uno stimolo esterno considerato minaccioso: la pupilla si dilata, la frequenza del respiro e il battito cardiaco aumentano e il corpo si prepara a rispondere allโevento stressante. Il cane o il gatto possono fuggire o aggredire: la risposta fight or flight (combattere o fuggire) รจ una reazione normale e fisiologica.ย
Condizioni diverse, reazioni differenti
Secondo Mills, un ricercatore inglese, il cane nelle condizioni positive (per esempio, la gioia) utilizza piรน spesso i muscoli che portano ad avvicinare le orecchie alla testa. Nelle condizioni negative (per esempio la rabbia o la paura) รจ piรน frequente lโazione dei muscoli che porta a socchiudere le palpebre, leccare le labbra, tenere la bocca aperta, leccare il naso e appiattire le orecchie sulla testa.
Il modello da seguire
ร addirittura probabile che il sistema emotivo del cane e del gatto si sia evoluto non soltanto per facilitare la comunicazione con i propri simili, ma anche con noi. Un recente studio, infatti, ha rilevato che i cani emettono molte piรน espressioni facciali quando li osserviamo e sono capaci di sollevare il sopracciglio per assumere unโespressione che ricorda la tristezza, cosรฌ da attirare la nostra attenzione.Del resto, il processo di domesticazione ha permesso agli animali di trascorrere molti anni al nostro fianco. Questa vicinanza ha favorito la nascita di una โcomunicazione condivisaโ: cane e gatto, per esempio, sono capaci di โleggereโ le emozioni che provano gli esseri umani osservando il movimento dei muscoli del volto e ascoltando la loro voce. Infatti, i membri della famiglia sono considerati un โporto sicuroโ e un โmodello da seguireโ tanto da essere in grado di influenzare il cane nella scelta tra un piatto contenente tanto cibo e uno con una quantitร ridotta; la โscelta controproducenteโ porta lโanimale a preferire pochi bocconcini rispetto a un lauto pasto.ย
Come caneโฆ e gatto
Anche i gatti sono capaci di riconoscere quando i membri della famiglia sono tristi, arrabbiati, felici e cosรฌ via. I piccoli felini, quindi, ci capiscono e adattano il loro comportamento al nostro stato emotivo.
Foto: Il medico veterinario Sabrina Giussani con uno dei suoi cani