Bon ton espresso

di Milani

Alzi la mano chi non ha mai preso un caffè con un collega. O un cliente, un fornitore e magari persino il capo. Che sia un appuntamento di lavoro o il quarto d’ora di pausa davanti alla macchinetta aziendale, il rito della tazzina è un must del ritorno in azienda.

Galateo in tazzina

Ma di che cosa è opportuno parlare e quali argomenti sono da evitare? Lo spiega Paola Della Chiesa, varesina consulente d’azienda e di stile, nel suo libro Il galateo del business. “Innanzitutto impariamo a fare molte domande: essere un buon è il segreto per instaurare buoni rapporti interpersonali”, scrive l’autrice, che ricorda come la pausa caffè influisca anche sulla produttività dell’organico dell’azienda.

Chiacchiere e tabù

Vietato dunque essere logorroici: informiamoci piuttosto sugli interessi personali e gli hobby di chi ci sta di fronte. Sì alle domande su famiglia e animali domestici, evitando però di fare i ficcanaso. Okay anche ai complimenti, ma senza esagerare per non diventare finti adulatori. Sconsigliato invece parlare della propria vita privata per “rompere il ghiaccio” o avventurarsi in critiche e giudizi su politica e religione. Al bando, infine, il gossip d’ufficio: può anche essere divertente, ma resta una forma di maleducazione.

 

Ph: www.taylorbusiness.net

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