L’humus dei fioristi

Dal mestiere imparato andando a bottega alla formazione continua necessaria oggi

di admin

“I principali fattori di cambiamento sono 5”

di Marco D. Introini

Se son rose, fioriranno, recita il celebre detto. Sì, ma per farle sbocciare, proteggere dai parassiti e non vederle subito appassire, servono cura, passione e competenza. Fuor di metafora, essere formati nel proprio lavoro è cruciale per diverse ragioni, che contribuiscono sia al successo professionale individuale sia al miglioramento dell’attività in cui si opera, che sia in proprio o conto terzi. In qualsiasi campo, compreso quello floreale.

Stare al passo coi tempi

In un contesto socioeconomico come quello attuale, che va a velocità impensabili rispetto al secolo scorso, la formazione, specie se continua, è infatti fondamentale per non essere espulsi dal mercato. Un tempo, nei diversi ambiti professionali, si è sempre stati convinti che una buona formazione iniziale avrebbe messo le basi per una lunga carriera professionale, trascurando spesso la necessità di adattarsi a nuovi prodotti e nuove metodologie di lavoro. Anche nel campo floreale questo è ancora adesso purtroppo un vecchio modo di approcciarsi al lavoro: troppi colleghi sono tutt’oggi convinti che l’aver frequentato corsi in giovane età o essersi formati “a bottega” sia ancora sufficiente per restare inseriti a pieno titolo nel modo del lavoro. Ma non è più così da molto tempo ormai: sempre più di frequente si legge di chiusure di attività storiche, che in molti casi – anche se non in tutti, ovviamente – non sono riuscite a stare al passo dei tempi, lavorando con metodologie desuete e con un approccio in termini di marketing e customer care, datato e stantio.

Ma analizziamo alcuni di questi fattori di cambiamento. 

Nuove varietà, selezione e colori

Innanzitutto, il prodotto floreale muta in continuazione: escono nuove varietà, selezioni e colori, che hanno una durata decisamente superiore rispetto alle precedenti e che, per tale ragione, richiedono un adattamento delle tecniche di manipolazione e lavorazione.

Materiali tecnici in continua evoluzione

I materiali tecnici si evolvono rapidamente: quelli di fissaggio, le spugne floreali, le colle per uso floreale, i conservanti e i preservanti, permettono di fare lavorazioni con i fiori che fino a 30 anni fa erano impensabili, specie nella bouquetteria e negli accessori floreali.

Direzione sempre più green

Si va sempre di più in una direzione di sostenibilità, green, per cui si cerca di limitare l’uso di supporti non riutilizzabili e non riciclabili.

Composizioni più naturali

Da punto di vista dello stile compositivo, è particolarmente evidente come sia cambiato il modo di assemblare i fiori; si è passati da composizioni più classiche, con forme molto riconoscibili, ad altre scomposte o garden style, con un effetto molto più naturale.

Va’ dove ti porta il moodboard

Per quanto riguarda poi l design in senso stretto, ormai anche il fiorista lavora su veri e propri moodboard nella preparazione e allestimento di eventi, che siano i matrimoni, piuttosto che eventi commerciali, cresciuti peraltro tantissimo di numero.

Attitudine evergreen

Ai colleghi, dunque, dico: puntiamo a formarci, essere aggiornati e sempre “sul pezzo”. La qualità del nostro lavoro migliorerà e migliorerà di tantissimo il servizio reso ai nostri clienti.

Primizia alla Fondazione Minoprio

Da un lato confeziona allestimenti floreali in Italia e nel mondo, dall’altro il floral designer gallaratese Marco Introini è formatore alla Fondazione Minoprio, storica scuola di agraria, che da oltre sessant’anni è un saldo punto di riferimento nel mio campo, sia per chi deve avviarsi a una nuova professione, sia per chi deve consolidare le proprie capacità.

Lacuna colmata

É proprio nella scuola immersa nel centro agricolo di Minoprio che è nato quest’anno il primo percorso di formazione in arte floreale, pubblico e gratuito, che ha permesso all’Italia di colmare una lacuna che la vedeva indietro rispetto a tutti gli altri Paesi europei: un percorso di 1.000 ore che comprende le competenze in arte floreale, marketing, design, progettazione e gestione aziendale, il tutto con una consistente attività in stage che permette di testare le proprie competenze sul campo, prima di inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro.

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