Scandisce da sempre il tempo della nostra vita. E anche oggi, quando con i telefonini non è più indispensabile, c’è chi non vi rinuncerebbe per nulla al mondo. Per esempio d’estate, al mare, quando ci si tuffa sott’acqua portando con sé un modello waterproof. Ma anche nel resto dell’anno, soprattutto nelle occasioni speciali e tanto più quando ci si trova di fronte a un manufatto di arte orafa molto speciale.
Il debutto bustocco
Come nel caso dell’unico orologio meccanico mai ideato e costruito in Italia, che ha scandito il ritorno in grande stile dell’industria orologiaia tricolore, debuttando per il pubblico in provincia di Varese. Per l’esattezza, nella storica gioielleria della centralissima piazza San Giovanni a Busto Arsizio, dove a giugno è stato esposto il numero 1 di una serie limitatissima di 37 esemplari in oro del nuovo modello Locman, dalla cassa Montecristo e dal movimento Oisa 1937.
Dai campanili ad oggi
“Dopo una presentazione riservata agli operatori a Vicenza, abbiamo avuto l’onore di poter ospitare per la prima volta in un negozio questa novità assoluta” commenta la gioielliera Alessandra Ceccuzzi, che sottolinea come “al di là degli orologi dei campanili che abbiamo costruito noi nei secoli, un modello da polso interamente italiano mancava da tantissimo tempo”.
In foto: il primo orologio da polso italiano e la gioielliera Alessandra Ceccuzzi