Il 14 febbraio son tutte rose e fiori. Ma la quotidianità delle coppie è fatta più che altro di spine. Anche nel Varesotto. Abbiamo passato in rassegna alcune statistiche, scoprendo pure il volto più trasgressivo del capoluogo lombardo. La nostra inchiesta con le vignette di Tiziano Riverso in onda venerdì 1 febbraio alle 20.10 su Rete55
di Chiara Milani
Sarà anche uno dei Paesi più romantici al mondo. Ma in Italia la coppia scoppia sempre di più. E il Varesotto non fa eccezione. Complice forse la vicinanza di una Milano “tentatrice”. Ecco che cosa dicono le statistiche.
Scapoli e ammogliati, pareggio
Se fosse una partita di calcio, in Italia quella tra scapoli e ammogliati finirebbe in pareggio. Secondo l’Istat, infatti, all’1 gennaio 2018 nella classe di età 15-64 anni coniugati e celibi quasi si equivalgono (rispettivamente il 49 e il 47% della popolazione totale). Tra le donne invece continuano a prevalere quelle sposate (55%) sulle nubili (quasi il 39%).
Calano i matrimoni
Sempre secondo l’Istituto nazionale di statistica, la tendenza alla nuzialità diminuita e posticipata, in atto da oltre 40 anni, ha portato tra il 1991 e il 2018 a un forte calo dei coniugati, soprattutto nella classe di età 25-34 anni (da metà a un quinto gli uomini, da due terzi a un terzo le donne). I celibi passano dal 48 all’80% e le nubili da 29 a 64%. Nella classe di età 45-54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato, mentre è nubile quasi il 18% delle donne.
Meno vedove
Tra gli over 65, se nel 1991 era prevalente la quota di donne vedove rispetto alle coniugate (50,5% contro 37,4%), adesso è il contrario (47,7% contro 41,9%).
Le unioni civili soprattutto nelle grandi città
Le unioni civili per ora coinvolgono lo 0,02% della popolazione, di sesso maschile nel 68,3% dei casi, e quasi una su quattro è a Milano, Roma o Torino.
Aumentano i divorzi
Aumentano comunque in tutte le età le persone divorziate, più che quadruplicate dal 1991 (da circa 376 mila a oltre 1 milione e 672 mila), principalmente nella classe 55-64 anni (da 0,8% a 5,3% gli uomini, da 1,0% a 6,4% le donne).
La classifica del Varesotto
Riguardo alle coppie che scoppiano, spulciando una recente Info Data de Il Sole 24 Ore si vede che nel Varesotto il capoluogo per tasso di divorzio – data anche la popolazione assai ridotta – è la piccola Duno (con oltre il 14%), seguita sempre nel Nord della provincia da Curiglia con Monteviasco (oltre il 12%) Bedero Valcuvia e Orino (oltre il 10%). Tra le grandi città del territorio, quella con la maggior incidenza è Varese (oltre l’8%), seguita da Gallarate e poi Busto Arsizio (circa il 6%). A Casale Litta (meno del 3%) va invece la palma del centro abitato dove vissero per sempre felici e contenti.
Varesini: il partner, che stress!
Proprio la relazione con il partner è del resto tra le principali fonti di stress dei varesini. E’ quanto emerso dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare, secondo cui oltre 9 abitanti su 10 del territorio dichiarano di essere troppo stressati, sottoposto a un carico di pressioni, incombenze e preoccupazioni che riduce la qualità della vita e arriva molte volte a incidere negativamente sulla salute, il lavoro e le relazioni sociali. In un terzo dei casi la causa è proprio il rapporto con l’altra metà della mela, così come la gestione e l’educazione dei figli.
Milano, città ideale del Single dating map
E se invece si è in cerca dell’anima gemella? Da un’indagine condotta da Kantar TNS su un campione di oltre 9mila single di 7 Paesi europei è emerso che 4 su 10 hanno giù vissuto un’avventura con uno di un’altra nazione. Se parliamo di flirt da viaggio, sono i francesi e gli spagnoli a primeggiare (15%), seguiti a ruota dagli italiani (12%). E se per gli uomini sono le svedesi le amanti per eccellenza (17%), per le donne l’uomo ideale è rigorosamente italiano (per una su 4). Ma dove andare per trovare altri single propensi a intavolare un’ipotetica relazione? Buone notizie per chi abita vicino al capoluogo lombardo. Lo scorso autunno il servizio di dating Meetic ha infatti tracciato una mappa degli incontri amorosi, da cui è emerso che Milano è la città perfetta per innamorarsi durante un aperitivo all’aperto in un dei prestigiosi roof bar del centro.
Il gigolo: “La città più trasgressiva d’Italia è il capoluogo lombardo”
Sempre all’ombra della Madonnina si registrerebbe poi un boom di chiamate in cerca di accompagnatore femminile. Ad assicurarlo è il trentenne romano Aaron, di professione gigolo, che non dà i numeri, ma che – analizzando il suo bilancio 2018 – afferma che il primato delle richieste arriva dalla Lombardia e in special modo da Milano, con un’inversione di tendenza rispetto a prima, quando svettavano a pari merito Lazio e Veneto. La città più internazionale d’Italia, capitale delle single e delle donne manager, assume dunque anche il volto della più trasgressiva della Penisola.
In ufficio la scappatella è quasi la regola
A proposito di scappatelle, alla fine dello scorso anno Viking Italia ha diffuso una nuova ricerca sul tema delle relazioni in ufficio. Dall’indagine, che ha visto coinvolti 3mila lavoratori distribuiti tra alcuni dei principali Paesi Europei, tra cui l’Italia, è emerso che oltre la metà ha avuto una relazione con un o una collega: il 44% dice che la parte più difficile è mantenere il segreto in ufficio, 1 su 3 ammette di aver avuto fantasie verso un superiore e più di 4 su 10 trovano difficile superare l’attrazione fisica al lavoro. Attenzione, però: ben il 40% di queste relazioni finiscono in lacrime e soltanto 3 su 100 all’altare.
Disegno di Tiziano Riverso