Nella prima puntata del 2022 della nostra trasmissione d’approfondimento Varese, diamo in numeri, in onda il secondo venerdì del mese alle 20 su Rete55, abbiamo fotografato l’emergenza climatica, dal piano globale a quello regionale
di Chiara Milani
Massimo 1,5 gradi in più rispetto ai livelli preindustriali. Secondo gli scienziati, per scongiurare la catastrofe climatica, bisogna contenere il riscaldamento globale entro questo livello. Peccato che secondo il report State of climate action 2021, pubblicato da una coalizione di organizzazioni, questo obiettivo sia ancora lontano. Non soltanto. Perché pure il rapporto annuale del World Economic Forum vede il fallimento delle azioni per il clima, con i relativi fenomeni estremi e la perdita di biodiversità, in cima alla lista dei più gravi rischi globali del 2022.
Viaggiamo contromano
“Questi report monitorano circa una quarantina d’indicatori, dedicati a 8 ambiti tematici distinti, e nessuno di essi viaggia nella direzione voluta, ossia nessuno sembra essere nelle condizioni di rispettare gli obiettivi prefissati per il 2030: alcuni, addirittura, vanno nella direzione contraria a quella che dovrebbero”, commenta Massimiliano Serati, economista delle Liuc Business School, che cita 3 esempi su tutti: “Il tasso di deforestazione, che invece di rallentare sta tristemente aumentando, poi le emissioni di gas serra, legate alle attività agricole, e infine l’utilizzo di veicoli commerciali leggeri per la mobilità: un segnale che non soltanto la politica, ma anche la comunità in senso ampio, ancora fatica a recepire”.
Anche l’Europa in pericolo
Eppure l’effettivo rischio che stiamo correndo è un problema globale che ci interessa da vicino come europei. Basti pensare agli eventi climatici catastrofici dell’anno scorso, tra caldo africano in Sicilia e alluvioni in Centro Europa. “Diciamo intanto che gli ultimi 7 anni per il nostro continente sono stati i più caldi di tutta la storia, almeno quella noi conosciuta, con un lieve miglioramento delle temperature medie nel 2021, che però è statisticamente ancora privo di significato”, come sottolinea il ricercatore dell’ateneo di Castellanza. Di qui una serie di episodi di natura meteorologica, ma anche legati alla biodiversità e alla fauna che vive in Europa, e che spesso si materializzano con particolare violenza e con particolare gravità con conseguenze pure economiche e per la salute delle persone decisamente drammatiche.
Quando la pandemia è un’occasione
A proposito di salute, la pandemia però potrebbe rappresentare un’occasione per l’ambiente, visto che alcune nazioni – tra cui la nostra – dovranno ricostruire la propria, reinventandola. A tal proposito, la legge di bilancio 2022 pare sarà ricordata come la più attenta all’ambiente e al clima della storia italiana, con oltre 8 miliardi di risorse stanziate in questo ambito. “Abbiamo un fondo per la mobilità sostenibile, nel quale sono stati versati 2 miliardi di euro da spendersi fino al 2034. Abbiamo un fondo per il clima e per l’inquinamento, nel quale sono stati messi ben 4 miliardi e 200mila euro da spendere da qui al 2027 e poi abbiamo il fondo per la transizione industriale, verso appunto pratiche produttive più rispettose dell’ambiente, che per il solo 2022 cuba 150 milioni”, conferma Serati, che prosegue: “In parallelo, il panel dei 200 cittadini chiamati a raccolta dalla comunità europea per segnalare le priorità in ambito climatico ambientale, ha stressato la necessità di punire, attraverso un meccanismo sanzionatorio di tipo economico, coloro che evidentemente praticano attività dannose o deleterie per per l’ecosistema. Quindi, c’è un risveglio delle coscienze”.
Il difficile equilibrio lombardo
Stringendo sempre di più la lente d’ingrandimento,nella conferenza di fine anno il presidente di Regione Lombardia, il varesino Attilio Fontana, ha detto in sostanza che il piano regionale di riavvio del motore dell’economia ha anticipato il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e, tra i principali risultati elencati, molti riguardavano lo sviluppo sostenibile. “Lo posso confermare”, assicura il nostro interlocutore: “Ora chiaramente non abbiamo modo di elencare una lunghissima lista di provvedimenti che sono rientrati nell’azione del governo regionale in questi anni, ma dalla loro dalla loro analisi emergono fondamentalmente due cose: da un lato il cambio di passo in positivo nella direzione della tutela del rispetto e della protezione dell’ecosistema e dall’altro la difficoltà di gestire il tradeoff tra questa tutela e lo sviluppo economico”. Un equilibrio, quello tra tutela ambientale e sviluppo economico, ancora difficile da raggiungere, insomma. “Basti pensare che in quel consuntivo di azioni ci sono azioni per l’utilizzo dei trasporti pubblici, il loro potenziamento specialmente in versione sostenibile, ma dall’altro anche lo sviluppo della rete viaria, che normalmente invece è come dire oggetto di mobilità tradizionale”, conclude infatti Serati: “Ciò è la restituzione dell’estrema complessità del tema, però segnala comunque che a tutti a livelli di governo oggi finalmente il tema è ben presente in maniera anche diciamo operativa e concreta”.
“Curiamo la febbre del pianeta”
Nella speranza che sia veramente così, a fronte di tale analisi, emblematico è l’augurio per il 2022 uscito dalla penna del cartoonist Tiziano Riverso, che commenta: “Diciamo che tutti dobbiamo impegnarci a far passare la febbre al pianeta”. Già. Perché sennò, a lungo (e neanche troppo) andare, la febbre verrà pure a noi. Anche senza il Covid19.
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MONDO
1,5
Sono i gradi in più rispetto ai livelli preindustriali entro cui bisogna contenere il riscaldamento globale per scongiurare la catastrofe climatica
40
Gli indicatori degli ultimi report, suddivisi in 8 ambiti tematici distinti, per misurare l’emergenza climatica: nessuno viaggia nella direzione voluta
7
Gli ultimi 7 anni per il nostro continente sono stati i più caldi di tutta la storia, almeno di quella a noi conosciuta
2021
L’ultimo anno in Europa è stato segnato da un lieve miglioramento del clima, ma anche da eventi estremi molto dannosi
200
Il panel di cittadini chiamati a raccolta dalla comunità europea per segnalare le priorità in ambito ambientale
ITALIA
2022
La legge di bilancio attuale pare sarà ricordata come la più attenta all’ambiente e al clima della storia italiana
8
I miliardi di risorse stanziati in questo ambito nella legge di bilancio 2022: non sono mai stati così tanti.
172
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476
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