Campioni… d’ascolti

Bartali, Coppi e i corridori di oggi

di admin

Il nostro esperto di ciclismo, Luigi Cazzola, riflette sul contributo che le fiction stanno dando a mantenere viva la passione per il ciclismo

di Luigi Cazzola 

“Le serie tv colmano il vuoto lasciato dalla diretta”

Il ciclismo è uno sport molto televisivo perché la televisione consente all’appassionato di ciclismo di seguire le corse in tutte le sue fasi cruciali, consentendogli di vivere non soltanto l’arrivo, ma anche le fughe e gli scatti in salita. Le corse ciclistiche però sono eventi che devono essere prevalentemente seguiti in diretta e quindi è inusuale che il ciclismo venga trattato in trasmissioni “a puntate”.

Dietro le quinte delle gare

Tuttavia, in questo momento, nel quale le serie tv spopolano sempre più, anche il ciclismo viene toccato da questo fenomeno. Attraverso le serie Tv il ciclismo viene trattato non più “dal vivo”, ma “da dietro le quinte”, con trasmissioni che analizzano tutti quegli aspetti di questo sport che non possono essere trattati in diretta, quando tutta l’attenzione delle telecamere è rivolta all’evento agonistico. Le serie tv pertanto colmano il vuoto lasciato dalla diretta e vanno, da una parte,  ad approfondire la storia e la psicologia di alcuni campioni e, dall’altra, colgono quei momenti che precedono la gara o alla gara sono susseguenti. Occupandosi, quindi,  non soltanto dei corridori, ma anche dei massaggiatori, dei medici e dei tecnici delle squadre, degli sponsors e in ogni caso di tutto ciò che ruota intorno a quella multicolore carovana che è il ciclismo.

Storie da prima serata

Nella prima categoria rientrano quelle serie Tv, o fiction che dir si voglia, nelle quali si racconta la vita non solo sportiva, ma anche umana, di quei campioni che hanno fatto la storia del ciclismo. Sicuramente bellissime e famose sono quelle andate in onda in due puntate su Rai 1 sulla vita dei due miti del ciclismo del secondo Dopoguerra, Fausto Coppi e Gino Bartali, i quali, dal punto di vista del tifo, hanno diviso l’Italia in due. Il grande Fausto è andato in onda su Rai 1 il 29 e il 30 ottobre 1995 ed è stato interpretato da famosi attori come Sergio Castellitto, nel ruolo di Fausto Coppi, Ornella Muti, in quello della Dama Bianca e da Bruno Ganz nei panni del massaggiatore cieco Biagio Cavanna, scopritore di Coppi. Il 26 e il 27 marzo 2006 sono stati invece accontentati i sostenitori dell’altro campione, i quali hanno potuto gustare Gino Bartali l’intramontabile,  interpretato da altrettanto importanti attori come Pierfrancesco Favino nel ruolo di Gino Bartali, Nicole Grimaudo in quelll della moglie di Bartali, Adriana, e Carlo Giuffrè nelle vesti del cardinale Elia Angelo Dalla Costa, arcivescovo di Firenze durante la seconda guerra mondiale.

Sfide, disaccordi e conflitti su due ruote

Nella seconda categoria rientrano invece le serie tv di Netflix, la società statunitense operante nella distribuzione in streaming via internet di film e serie tv. Un grande successo ha riscontrato Dietro la prossima curva,  la quale si è occupata, in più puntate, dei corridori della squadra professionistica spagnola della Movistar, mentre questi corridori affrontavano sfide, disaccordi e confitti interni. E presto andrà in onda la produzione sul Tour de France girata durante l’ultima edizione. A questa serie tv hanno aderito 8 team tra cui l’Alpecin di Mathieu Van der Poel e la Jumbo Visma di Wout Van Aert, i nuovi Coppi e Bartali del giorno d’oggi.

Una passione da condividere… sul divano di casa

Allora, ben vengano le serie tv, anche nel ciclismo. I puristi di questo affascinante sport  potrebbero forse storcere il naso. Tuttavia un vantaggio sicuramente le serie Tv ce l’hanno: gli appassionati di ciclismo possono assistere a queste trasmissioni, mentre sono tranquillamente seduti sul divano di casa, accanto alla propria moglie.

Didascalia foto : La squadra della  Movistar, ritratta alla partenza della Tre Valli Varesine del 2018 (Foto Benati)

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