Luca Borsa, game designer di Busto Arsizio, suggerisce ai nostri lettori come ovviare con l’intelligenza alle difficoltà di acquisto previste questo Natale
di Luca Borsa
Meno pacchetti, ma più belli. Nel senso di scelti con cura e con cui giocare in compagnia, con tanta fantasia. Potremmo riassumere così il Natale 2021 dei bambini sotto l’Albero.
La Tsunami asiatico
La pandemia ha infatti infatti avuto ripercussione anche sull’economia globalizzata. In tutti i campi. E quello di games & toys – ahinoi – non fa eccezione. Anzi. Proprio perché la maggior parte viene prodotta nei Paesi asiatici, la maggior parte di giochi e giocattoli ha subìto un vero e proprio Tsunami: scarsità di materie prime, carta e cartone introvabili e plastica diventata merce rara, cosi come tutta la componentistica elettronica, produzioni di prodotti cancellate o rimandate o con ritardi notevoli, uscite di novità completamente inaffidabili nella tempistica, approvvigionamenti impossibili da programmare e rincari dei trasporti delle merci, soprattutto quelle prodotte in Asia, hanno completamente stravolto il mercato.
Il boomerang delle delocalizzazioni
Tutto questo porterà ad una scarsità di prodotti sugli scaffali e quindi il gioco del momento potrebbe non essere disponibile per tutti e con un aumento dei prezzi. Il tutto in un periodo, quello natalizio, che è il più importante per il fatturato per aziende distributori e negozianti.
Aver delocalizzato le produzioni appare adesso come un boomerang e molte aziende stanno tornando a produrre in Europa, che però non riesce a soddisfare tutte le richieste, soprattutto nel mondo del gioco da tavolo.
Un Natale diverso
Quindi sarà un Natale diverso? Forse si…ma magari migliore. Probabilmente prodotti Made in Italy o provenienti dal Vecchio Continente saranno più facilmente reperibili e potranno trovare un loro spazio in un mercato che di solito ogni anno sforna migliaia di novità, tanto da rendere difficile percepire quale sia l’acquisto migliore. Ma la scarsità può e deve essere un momento per riflettere, capire e forse fare scelte migliori, più etiche e sostenibili, guardando al futuro con un occhio diverso.
“Facciamo scelte migliori”
Quello che posso consigliare è di puntare quindi alla qualità e non alla quantità. E’ inutile riempire i nostri figli di prodotti con cui probabilmente giocheranno una sola volta. Meglio quindi scegliere in base all’attitudine e all’inclinazione dei propri figli o nipoti determinati tipi di giochi, senza seguire mode o hype del momento, soprattutto per i giocattoli. Potrebbe essere anche l’occasione per regalare libri-gioco, che sicuramente stimoleranno la loro fantasia.
Giochiamo “con”, anziché “contro”
Per punto riguarda il mondo del gioco da tavolo, in alternativa ai titoli più classici, vi segnalo quelli che simulano le cosiddette escape room, ma che in realtà sono vere e proprie storie con enigmi di ogni tipo, da risolvere con trame degne di una serie tv. Proposte di ogni grado di difficoltà, veramente ben fatte e per niente banali, che costringo i giocatori a collaborare tutti insieme e a mettere in campo una serie di competenze e abilità per poterli risolvere. Finalmente sono usciti giochi di questo genere, non soltanto rivolti agli adulti, ma anche per bambini, che dovranno cooperare per riuscire ad arrivare in fondo alla storia: collaborazione non scontata nei giochi, dove è la competizione di solito a regnare.
In foto: Luca Borsa