I vincitori della quindicesima edizione del Premio Dematté Private Equity of the Year sono stati premiati durante la cerimonia che si è tenuta presso la sala delle polene del Museo della scienza e della tecnologia di Milano
a cura della redazione
“Data la fase storica, credo che ci siano importanti stimoli da prendere in considerazione”. Così Federico Visconti, rettore dell’Università Cattaneo-Liuc di Castellanza, commenta la quindicesima edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year®, di cui ha consegnato uno dei riconoscimenti.
L’iniziativa anche quest’anno è stata promossa da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt),ed EY (leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza), con la partecipazione di Borsa Italiana e la collaborazione di Corriere della Sera, Gruppo 24 Ore, SDA Bocconi.
Early Stage: P101 per Octorate
Nella categoria Early Stage (investimento in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un’impresa, comprendente sia le operazioni di seed sia quelle di startup) il premio è stato assegnato a P101 per l’operazione Octorate.
Expension: Dea Capital Alternative Funds per S.M.R.E
Nella sezione Expansion (operazioni di investimento in capitale per il finanziamento dello sviluppo d’impresa), invece, il vincitore è Dea Capital Alternative Funds per l’operazione S.M.R.E.
Buy Out: Mandarin Capital Partners e Progressio per Industrie Chimiche Forestali
Per il Buy Out (acquisto dell’impresa da parte dell’operatore di private equity in affiancamento con il management/imprenditore) il premio è stato consegnato a Mandarin Capital Partners e Progressio per l’operazione Industrie Chimiche Forestali.
Ipo e Turnaround: menzione e premio speciali
Infine, è stata consegnata una menzione speciale Ipo a NB Aurora per l’operazione DBA Group, e un Premio speciale Turnaround a Equinox e Mittel per l’operazione Sorin Group (oggi Livanova).