Il capoluogo lombardo guadagna posizioni nelle classifiche internazionali allargando i suoi confini all’intera regione, dove brillano i più importanti headquarter dei settori di punta delle nostre grandi manifatture. Anna Gervasoni, nella top ten delle donne più influenti della Finanza italiana, traccia un bilancio per i nostri lettori
di Anna Gervasoni
Il mercato finanziario è sempre più globale e l’Europa può giocare un ruolo di leader in questo scenario. Dopo il primato di Londra, che vedremo come resisterà a valle della Brexit, le altre piazze finanziarie più importanti del continente crescono, e tra queste ci sono sicuramente Parigi, Francoforte e Amsterdam. Anche Milano sta guadagnando posizioni nelle classifiche internazionali con un ruolo chiave nell’eurozona. Le capitali finanziarie sono centri di aggregazione di competenze, sedi di banche, di intermediari finanziari, hub di tecnologia. Pure il distretto fintech milanese sta diventando una variabile centrale nel sistema finanziario e pensiamo alla sua importanza nei prossimi anni.
Una metropoli dai confini allargati
Come nelle altre grandi città europee, dobbiamo intendere una Milano dai confini allargati, soprattutto perché è difficile vedere la città distinta dall’area metropolitana e dalla Lombardia: area che rappresenta un motore propulsivo dell’economia europea.
Il ruolo di ponte
Il capoluogo di regione si è specializzato su alcune filiere soprattutto nel settore dei servizi così come nella moda e nel design, ma la base della finanza resta la capacità di essere polo di riferimento per l’economia reale del suo territorio. La capitale finanziaria italiana quindi si basa innanzitutto sull’economia lombarda, dove brillano i più importanti headquarter dei settori di punta delle nostre grandi manifatture. Una recente ricerca sull’internazionalizzazione realizzata dall’Università Cattaneo – Liuc ha evidenziato che i settori che crescono di più all’estero sono i più tradizionali, ovvero quelli dei prodotti per l’industria e beni di consumo. La finanza, oltre che alimentarsi dall’economia reale, trae forze del risparmio. E il risparmio delle nostre famiglie continua a essere un potente asso nella manica per la nostra industria finanziaria. Milano quindi può diventare una delle più importanti capitali finanziarie europee. Un ponte verso l’Europa: diventare polo di riferimento europeo vuol dire avvicinare imprese e famiglie ai più importanti circuiti internazionali.
Il tris vincente
Si chiude un anno, molto complicato peraltro, e se ne apre un altro e quindi ci si impone una riflessione sul futuro. Alcuni hub si sono affermati solo perché incentivano fiscalmente. Noi abbiamo tante risorse da mettere in campo. Se anche a noi fosse dato, non dico un forte incentivo, ma almeno nessun disincentivo, e si potesse mettere insieme ricchezze intellettuali (come il grande bacino di talenti che sfornano le nostre università), attività imprenditoriali e risparmio potremmo veramente combattere ad armi pari con i più importanti territori e hub finanziari europei e allora Milano sarebbe modello europeo.
In foto: Anna Gervasoni